Ora c’è anche “L’esercito di Silvio”…

Quel ‘diavolo’ di Berlusconi ne ha inventata un’altra delle sue: “L’esercito di Silvio“, con tanto di modulo di iscrizione e arruolamenti volontari.

“Dichiaro di volermi arruolare nell’Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent’anni” sancisce il giuramento. “Io sottoscritto dichiaro di riconoscermi in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali e nel suo operato. Di volermi battere per la libertà, per una Italia libera e democratica. Di essere pronto a partecipare ad eventi o manifestazioni in supporto del Presidente Berlusconi per
affermare il principio che la sovranità popolare non può essere sovvertita in alcun modo tranne attraverso l’azione politica. In fede” si trova nel modulo per l’iscrizione”.

Ovviamente, come tutti quelli che scelgono la carriere militare, si può fare carriera. Se va bene, si può essere promossi, supponiamo sul ‘campo’,  “comandante di un reggimento territoriale”. Arruolarsi è semplice: basta “mandare una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio” e compilare il modulo di giuramento. Lo scopo è combattere le toghe rosse, “perché questa è una persecuzione giudiziaria senza eguali nella storia e noi grideremo al mondo che milioni di italiani si riconoscono in lui”.

L’ideatore dell’iniziativa si chiama Simone Furlan. Che scrive: “Non lo sconfiggeranno mai perché noi saremo sempre al suo fianco”. Poi con piglio da Libro cuore aggiunge: “Arriva un momento nella vita in cui capisci che combattere per un ideale non è più una scelta, ma un obbligo. Noi della società civile siamo stati spettatori inermi della ‘Guerra dei Vent’anni’ che ha visto Silvio Berlusconi combattere e difendersi da accuse infamanti di ogni genere, frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia. Motivo di questa persecuzione è il non aver permesso ai comunisti di andare al potere, di aver fermato un progetto chiaro che, in seguito a Tangentopoli, avrebbe consegnato il nostro Paese alla sinistra. Io credo nelle istituzioni tutte, ma pretendo una giustizia non politicizzata. Sogno una politica che sappia sconfiggere gli avversari con le idee e con la capacità di ascoltare la popolazione trasformandone le esigenze in fatti concreti”.

“Ora più che mai occorre non lasciare solo il Presidente Berlusconi. Dobbiamo difendere colui che rappresenta un patrimonio per i moderati italiani, batterci affinché la persecuzione che lo sta colpendo non possa ripetersi nei confronti di nessuno. Occorre gridare al mondo intero che milioni di Italiani come me credono e si riconoscono in lui. Dobbiamo lanciare un messaggio chiaro ai detrattori del Presidente Berlusconi. Devono sapere che quand’anche lo condannassero o lo rendessero ineleggibile, non lo sconfiggeranno mai politicamente, poiché noi saremo schierati al suo fianco, pronti a supportarlo, a raccogliere la sua incredibile eredità politica, i suoi valori e ideali e portarli avanti con lui. Arruolati anche tu, siamo un esercito pacifico ma determinato, siamo l’esercito della libertà.” conclude l’ideatore del progetto.

Per chi non vuole crederci, esiste anche il sito www.esercitodellelibertà.it .

Che dire? Che siamo arrivati alla frutta? Anzi, al dolce? Al caffè? All’amaro? O alla follia? Purtroppo quella che avete letto non è solo una trovata pubblicitaria: è un modo di fare politica.

Noi non siamo giustizialisti. E riteniamo che le inchieste penali su Berlusconi sono state troppe. Detto questo, possibile che ogni volta che i magistrati assolvono il Cavaliere la Giustizia trionfa e le rare volte in cui lo condannano ci sono sempre complotti? E dopo una condanna è il caso di formare un ‘esercito’?

Forse Berlusconi teme di essere dichiarato ineleggibile? Se sarà così gli faranno un grande piacere. Perché ne faranno una vittima. E il suo schieramento politico stravincerebbe le elezioni.

Come sempre accade in Italia nei momenti più difficili, vale la ‘legge di Flaiano: “La situazione è grave ma non seria…” 

 

 


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