Dati on line alla portata di tutti i cittadini su temi come spesa pubblica, funzionamento dei Comuni e criminalità. In Italia sono arrivati nel 2010. Ma, dopo due anni e nonostante diversi disegni di legge, nessuno è mai stato portato a termine in Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia. Una visione miope, nel migliore dei casi, delle amministrazioni locali meridionali, secondo l'analisi dell'avvocato esperto di diritto delle nuove tecnologie e di innovazione nella pubblica amministrazione su Che Futuro.it
Open data, la nuova questione meridionale Belisario: «Al Sud manca la trasparenza»
La nuova questione meridionale? Passa dagli open data. Ne è convinto Ernesto Belisario, avvocato esperto di diritto delle nuove tecnologie e innovazione nella pubblica amministrazione che – «da meridionale», ci tiene a precisare paragona il Sud Italia al Kenya o alla Tanzania in fatto di trasparenza delle amministrazioni locali. E lo fa in un’analisi pubblicata su Che futuro. Dallo sbarco degli open data dati alla portata di tutti i cittadini, on line, su temi come spesa pubblica, funzionamento dei Comuni e criminalità nel 2010 in Italia resta ancora molto da fare. Solo al Centro-Nord diversi Comuni, spiega Belisario, hanno lanciato progetti specifici e portali che permettono ai cittadini di consultare dati e statistiche in libertà. «A Sud di Roma nulla, o quasi», scrive l’avvocato.
Eppure di open data e trasparenza si fa un gran parlare ovunque. Come di una grande rivoluzione futura, però, per la quale i tempi non sono ancora maturi. «Non è un caso che nel meridione ci sia il più elevato numero di disegni di legge regionali in materia di open data (Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia) ma nessun portale regionale». La prima proposta di Belisario sarebbe quella di obbligare per legge tutte le regioni italiane alla trasparenza attraverso i dati aperti. «Ma sarebbe una sconfitta, lennesima, per istituzioni e cittadini del Sud», dice. «Vale quindi la pena di provare ad utilizzare la Rete per invitare tutti gli Enti e le Amministrazioni meridionali a fare uno scatto dorgoglio conclude – e a realizzare nei prossimi mesi quello che non hanno fatto negli ultimi due anni».
Leggi l’analisi integrale di Ernesto Belisario su Che futuro.
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