A dieci giorni dall’efferato omicidio che ha sconvolto la quiete di Modica, in tarda mattinata sono arrivati i Ris di Messina nella casa di Peppe Lucifora, assassinato nella sua piccola casa al quartiere Dente. Le indagini dei militari dell’Arma vanno avanti senza sosta, ma al momento nulla trapela. Sia dalla procura che dall’avvocato Ignazio Galfo, legale della famiglia Lucifora, bocche cucite.
Le poche certezze che si hanno è che il cuoco dell’Asp è deceduto all’alba, presumibilmente tra le 5 e le 6 di domenica 10 novembre, e che è stata una morte violenta. Lucifora è stato picchiato e strangolato da qualcuno, forse da più di una persona. Gli aggressori sono poi andati via chiudendolo a chiave in camera da letto.
Non trova alcuna conferma, intanto, la notizia del ritrovamento di sostanze stupefacenti nell’appartamento della vittima. Lo stesso vale per l’indiscrezione secondo cui ci sarebbero due sospettati. Al momento non c’è nessuno iscritto nel registro degli indagati, e gli investigatori non si sbilanciano su nulla.
I Ris sono ancora sul posto e stanno lavorando senza sosta, controllando palmo a palmo ogni centimetro della casa di Lucifora ed eseguendo accertamenti scientifici, dattiloscopici e biologici. Difficile stabilire quando il lavoro sarà considerato concluso.
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