Sala delle Lapidi ha approvato il Regolamento che era stato proposto dalla giunta mesi fa. Le esenzioni di Tari, Tosap e imposta di pubblicità potranno essere anche totali. Orlando: «Con questo strumento fornisce un aiuto concreto alle imprese e alle attività economiche»
Ok agli Sgravi per attività danneggiate da cantieri «Comune non ha responsabilità diretta su ritardi»
Sala delle Lapidi ha approvato la proposta di regolamento che era stata avanzata dalla giunta nei mesi scorsi per la concessione di agevolazioni tributarie ai commercianti danneggiati dal perdurare di cantieri di opere pubbliche. L’approvazione del Regolamento consentirà agli esercenti le cui attività si trovano nelle aree interessate di usufruire di agevolazioni in materia di Tari, Tosap – Tassa occupazione suolo pubblico – e imposta di pubblicità. L’Amministrazione comunale si avvale, dunque, della facoltà legislativa che consente ai Comuni di deliberare agevolazioni sui tributi di loro competenza, fino alla totale esenzione, per gli esercizi commerciali e artigianali che sono all’interno di zone precluse al traffico a causa dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si protraggono per più di sei mesi.
«Ringrazio il Consiglio comunale – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – per la celere approvazione del provvedimento, che rende giustizia a tanti commercianti che in questi mesi stanno subendo gravi conseguenze per il protrarsi di cantieri, che pure sono importanti per realizzare opere pubbliche cittadine. Il Comune, anche se non ha la responsabilità diretta per i ritardi che si sono accumulati soprattutto per il lavori dell’anello ferroviario, con questo strumento fornisce un aiuto concreto alle imprese e alle attività economiche che più di tutti stanno subendo i ritardi».
Sul punto si sono espressi anche Il vicesindaco e assessore alla Riqualificazione urbana, Emilio Arcuri e l’assessora alle Attività produttive, Giovanna Marano, che hanno voluto ringraziare «tutti gli uffici dell’Amministrazione che hanno elaborato questa proposta, che tiene conto della normativa nazionale e viene incontro alle esigenze dei commercianti».
Per poter usufruire delle agevolazioni, occorre rispettare alcuni requisiti tassativi, con la precisazione che, si legge nella nota del Comune: «ha titolo per chiedere e ottenere l’esenzione, solo chi contestualmente li possegga tutti». In particolare occorre essere titolare ed esercitare un’attività commerciale o artigianale comprovata dalle pertinenti autorizzazioni licenze. Rientrano tra i soggetti agevolabili anche i titolari di quelle attività assimilabili alle attività commerciali o artigianali perché basate anch’esse sul richiamo della clientela effettuato con l’apposito allestimento dello spazio vetrina. Sono, pertanto, assimilabili alle attività commerciali/artigianali solo le attività con sede operativa ubicata in locali al piano terreno con vetrina.
Occorre, inoltre, avere, al momento della domanda, la sede operativa della propria attività che si affacci direttamente, con un apposito punto di accesso per la clientela, sulla strada preclusa al traffico a causa dell’apertura di un cantiere per la realizzazione di un’opera pubblica. Si considera ‘preclusa al traffico’ la porzione di strada per la quale, a causa dei cantieri, sia interdetta l’accessibilità veicolare di almeno una direzione di marcia. La presenza del cantiere, in particolare, deve essere stata “subita” per un periodo continuativo a decorrere dal primo maggio del 2016. Ancora, si dovrà essere in regola, nell’ultimo quinquennio, con gli obblighi relativi al pagamento, qualora si rivesta la posizione di soggetto passivo, delle imposte comunali Tari, Tosap e Pubblicità.
Le richieste verranno verificate dai competenti uffici del Settore Bilancio e Tributi. Per gli aventi diritto scatteranno le agevolazioni, fino alla totale esenzione, che potranno essere in forma di rimborso, sgravio o altro, a seconda delle specificità del caso concreto. L’importo della agevolazione sarà calcolato con riferimento alla durata effettiva del cantiere e per ulteriori quattro mesi successivi alla chiusura dello stesso.