Ognina, lamentele per il lungomare sdirubbato Gigi Tropea: «Sicurezza? Solo vetrine elettorali»

Ringhiere divelte che affacciano sul vuoto, o mancanti perché precipitate nel burrone sottostante. Sono le problematiche del lungomare sdirubbato. Sui social è stato ribattezzato così il belvedere che costeggia la scogliera di Ognina. Un nome pensato da Gigi Tropea, il noto imprenditore che attraverso una foto ha denunciato la percezione di pericolo per l’incolumità dei frequentatori di viale Ruggero di Lauria: «Il Comune dovrebbe dare priorità alla sicurezza, e invece non compie alcun intervento da anni. Pensa solo a realizzare la pista ciclabile». Replica l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco: «Grazie per la segnalazione, disposti fondi per gli interventi». 

Sono diversi i punti in cui le ringhiere del lungomare, probabilmente per il deterioramento causato da salsedine e ruggine, sono mancanti di una delle barre orizzontali di protezione che prevengono da possibili cadute. Mancano proprio quelle ad altezza bimbo. «Non è possibile portare a spasso un bambino senza tenerlo per mano. Il timore è che possa sporgersi e cadere giù», spiega Tropea. Al di là delle barriere di metallo si aprono baratri di più di dieci metri a precipizio sulla scogliera vulcanica.

Più volte l’amministrazione comunale sarebbe stata sollecitata a intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza. «Già diversi anni fa ho segnalato il problema agli assessori competenti. Ma le priorità sembrano essere le vetrine elettorali», commenta Tropea. Il riferimento è alla creazione della pista ciclabile, proprio sul lungomare, alla quale il Comune ha dato di recente il via. «Prima di fare cose nuove – secondo Tropea – andrebbero sistemate quelle vecchie. Come anche piazza Nettuno».

Un altro tratto del lungomare di Ognina che presenta delle criticità, riguardo alla sicurezza, è quello che porta da piazza Europa al porto turistico Rossi. Una stradina meno frequentata dove parte della carreggiata è franata sulla scogliera sottostante, insieme alle ringhiere. Una recinzione più esterna, fissata con dei paletti, delimita la zona pericolante. Non sono però presenti cartelli o avvisi di pericolo e la barriera di protezione è aperta su un lato, come testimoniamo alcuni scatti condivisi sui social.

«La gara per l’acquisizione del materiale ferroso necessario a varie opere di manutenzione è già pronta», dice a MeridioNews l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco. Il Comune ha stanziato 30mila euro, e parte di questi serviranno anche per ripristinare le ringhiere danneggiate. «Subito dopo avere ricevuto questa segnalazione ho allertato i tecnici comunali – riprende l’assessore – A breve sarà eseguito un sopralluogo per individuare i punti che necessitano di riparazioni». 


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