La rigenerazione urbana passa dalla cultura e dalla creatività di una biblioteca di quartiere, anche allo Zen e alla Kalsa di Palermo. È appena partito il progetto Ogni quartiere è un libro, approvato e finanziato dal Ministero per i Beni culturali e le Attività culturali e per il Turismo e che avrà come protagonisti gli […]
Ogni quartiere è un libro allo Zen e alla Kalsa
La rigenerazione urbana passa dalla cultura e dalla creatività di una biblioteca di quartiere, anche allo Zen e alla Kalsa di Palermo. È appena partito il progetto Ogni quartiere è un libro, approvato e finanziato dal Ministero per i Beni culturali e le Attività culturali e per il Turismo e che avrà come protagonisti gli abitanti di due zone della città in cui lo svantaggio sociale, la povertà educativa, la devianza minorile, la dispersione scolastica raggiungono percentuali allarmanti. La Biblioteca Giufà, ospitata nei locali comunali di via Fausto Coppi allo Zen 2, gestita dal Laboratorio Zen Insieme, entrata a far parte del Sistema bibliotecario nazionale tramite il Polo della Biblioteca comunale di Palermo, sarà l’ente capofila; partner l’associazione culturale Incontrosenso e l’Aps Vivi Sano.
L’attività è stata finanziata dal Piano Cultura Futuro Urbano coordinato dalla Direzione generale Arte e architettura contemporanee e Periferie urbane del Mibact-azione strategica Biblioteca: casa di quartiere, con 59.147,20 euro, più 14.786,20 euro di cofinanziamento privato di Laboratorio Zen Insieme, Studio Agnello e associati Sas, impresa culturale Dudi, ditta individuale Eidon. «L’obiettivo del progetto è promuovere la cultura per favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti di questi quartieri, potenziando i servizi offerti dalla biblioteca, favorendo il riuso di spazi, avvicinando gli abitanti alla lettura, creando un ponte tra periferia e centro storico – sottolinea Mariangela Di Gangi, direttrice della Biblioteca Giufà – Il nostro sogno è accorciare le distanze, fare in modo che sempre più gente venga in biblioteca, anche da altre zone della città. Per questo contiamo molto sul festival che concluderà il progetto»
L’idea nasce dal desiderio di digitalizzare l’albo Nonno Albero, scritto da Maria Romana Tetamo e illustrato da Laura Proietti, rendendolo fruibile a un target differenziato e più diffuso e costruendo attorno a questa storia, in cui un bambino scopre la campagna, la natura e i segreti della vita, una serie di attività che possano coinvolgere i quartieri attraverso vari step capaci di trasformare anche gli spazi. Per una decina di mamme dello Zen è appena partito il laboratorio di lettura ad alta voce con sessioni dedicate alla creazione di audiolibri, per diffondere la buona pratica della lettura ad alta voce sin dalla prima infanzia. Le donne partecipanti a conclusione riceveranno la valigia della mamma lettrice, contenente materiale utile per diventare formatrici di nuove mamme.
(Fonte: biblioteca Giufà Palermo)