Oggi l’Ars sceglie: o la censura a Nelli o una nuova ‘pupiata’

DICONO CHE IN ‘ZONA CESARINI’ SAREBBE STATO TROVATO L’ACCORDO NEL PD. DICONO CHE TUTTO SAREBBE PRONTO PER L’ENNESIMA RECITA DEI PUPI… DICONO CHE CROCETTA E LA SCILABRA, IN QUESTE ORE, RICORDINO UN CERTO BERTOLDO…

Dicono che a Roma avrebbero trovato l’accordo. Dicono che il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, con la ‘benedizione’ dei ‘pupari’ del suo Governo, avrebbe dato la disponibilità ad azzerare la Giunta. Dicono che questo accordo sarebbe stato siglato a margine della direzione nazionale del PD.

Dicono che sarebbero tutti d’accordo: il PD romano, il PD siciliano e le sue aree e correnti. Dicono che finalmente sarebbe ‘scoppiata’ la pace dopo che la Sicilia è stata ridotta uno straccio.

Dicono che con il nuovo accordo non ci sarebbe più bisogno che Sala d’Ercole, oggi, esamini e voti la mozione di censura all’assessore Nelli Scilabra. Dicono che la presidenza dell’Ars dovrebbe piegare la dignità del Parlamento siciliano ai ‘giochi’ di prestigio di Crocetta.

Dicono, addirittura, che se la presidenza dell’Ars non si piegherà ai voleri dell’accordo maturato ieri sera a Roma il presidente Crocetta non andrà nemmeno a Sala d’Ercole perché deve incontrare i vertici dell’Eni. Dicono che l’assenza di Crocetta – non si capisce in base a quale regolamento d’Aula – bloccherebbe l’esame e la votazione della mozione di censura.

Dicono che il Governo Renzi starebbe provando a ingabbiare i cuperliani di Sicilia con questa nuova sceneggiata. Dicono che i cuperliani si piegheranno ai voleri di Matteo.

Dicono che Crocetta sarebbe pronto a rifare la Giunta mantenendo nella stessa Giunta la Scilabra, Linda Vancheri e tenendosi Formazione professionale, Lavoro, Attività produttive, Irasp, insomma non cedendo nulla. Dicono che cambierebbe tutto per non cambiare nulla.

Dicono che Crocetta e i suoi ‘pupari’ faranno ancora il bello e il cattivo tempo e che l’Assemblea regionale siciliana si adeguerà. Dicono che il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, avallerà quest’ennesima pagliacciata parlamentare, lasciando la gestione ad Antonio Venturino, il vice presidente adatto a questo genere di ‘recite’.

Dicono che questa volta Venturino potrebbe rifiutarsi di presiedere una seduta-pupiata. E dicono che sarebbe un bel problema, perché il secondo vice presidente dell’Ars deve ancora essere eletto.

Dicono che Crocetta e la Scilabra, in queste ore, ricordino tanto un certo Bertoldo, che avrebbe dovuto essere appeso per il collo con la facoltà, però, di scegliere lui l’albero, ma che, pur girando e rigirando per le campagne, non riusciva a trovare l’albero di suo gradimento…

Dicono che la politica siciliana, oggi, avrà l’ultima occasione per non passare per il luogo dei pagliacci.

Dicono, dicono, dicono…

 


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