Obbligo formativo, il Governo regionale si è impegnato a…

SAREBBE INCREMENTATO IL FINANZIAMENTO DEI TERZI E QUARTI ANNI DEI CORSI IEFP. E’ PROPRIO COSI’ OPPURE ROSARIO CROCETTA AVREBBE INSCENATO L’ENNESIMA PROMESSA PERDITEMPO? LA SODDISFAZIONE DELLA UIL SCUOLA

Boccata d’ossigeno per gli enti formativi impegnati nelle attività del segmento dell’obbligo formativo: l’IeFp. Per tale attività formativa, destinata ai minori in obbligo scolastico e che tende a contrastare la dispersione scolastica, il Governo regionale avrebbe definito i nuovi contenuti finanziari riguardanti i terzi e quarti anni. C’è da crederci? Finora le promesse dell’esecutivo Crocetta, parole e solo parole, sono state “promesse da marinaio” che hanno spinto verso il possibile fallimento diversi enti formativi.

Se le chiacchiere dell’amministrazione regionale dovessero trasformarsi in fatto concreto, il finanziamento previsto per un corso di 1056 ore e 15 allievi, dovrebbe passare da ottantacinque a centoquindici mila euro.

Sarebbero altresì previsti sette mila euro per allievo in situazione di svantaggio, per un massimo di 21.000 euro. Inoltre, pronti ventidue mila euro nel caso di presenza del codocente da impegnare in attività di laboratorio, ove si registrano possibili situazioni di potenziale pericolo per gli allievi durante le ore di uso di strumenti ed attrezzature.

L’amministrazione regionale ha annunciato che dovrebbe destinare ulteriori risorse anche per i cosiddetti percorsi “Larsa”. Si tratta di laboratori organizzati per il recupero ed il potenziamento delle competenze degli allievi dei primi e dei secondi anni dei corsi IeFp.

Che ci sia in corso un pentimento da parte di Crocetta C. nel settore della Formazione professionale? Lo ripetiamo, visti i risultati di diciassette mesi di governo, restiamo diffidenti su quanto promesso.

Abbiamo raccolto la posizione della Uil Scuola sulle scelte che si appresterebbe a praticare l’esecutivo regionale nel settore dell’obbligo scolastico. Decisioni che, se attuate, andrebbero certamente in contro tendenza rispetto alla strategia seguita per finora dal Governo del presidente Crocetta di smantellare il sistema.

“In merito alla filiera dei percorsi di istruzione e formazione professionale, IeFp – ha riferito Giuseppe Raimondi, responsabile regionale del settore formazione professionale del sindacato – l’assessore Scilabra ha accolto molte delle richieste formulate dal tavolo tecnico, recuperando un’attenzione importante verso una delle più rilevanti attività sul piano sociale che il sistema formativo siciliano attua a favore degli allievi in obbligo scolastico”.

Per il sindacalista il Governo regionale avrebbe imboccato la strada giusta.

“L’Uil Scuola, da sempre particolarmente sensibile a queste problematiche – ha ricordato Raimondi – riconosce all’assessore Scilabra di avere operato bene, non solo per aver accolto le ragioni sostenute dal sindacato ed inserite nell’accordo di sistema sulle garanzie occupazionali riguardante la filiera degli IeFP, ma anche perche’ si affermano le ragioni sostenute dalla nostra organizzazione sindacale per garantire il diritto alla scelta delle famiglie e la tutela occupazionale”.

Nel suo approfondimento proprio sul segmento dell’obbligo scolastico, Raimondi ha ricordato come la Uil Scuola, in armonia con le disposizioni della circolare n.2/2012, identiche a quelle contenute nella circolare n.2/2014, e le raccomandazioni del Consiglio Europeo tese a ridurre il fenomeno dell’abbandono scolastico, aveva sostenuto con forza la possibilità che i corsi non avviati dall’Ancol Sicilia per il 2012/2013 potevano essere decretati all’ente che aveva accolto i nulla osta degli allievi. “Purtroppo a quei tempi, con amarezza – ha mezionato il sindacalista – questa tesi non si tramutò in provvedimento amministrativo”.

Allora, quindi, si sarebbe potuto salvare l’offerta formativa in obbligo scolastico nel barcellonese e nel messinese oltre a garantire il posto di lavoro a 30 lavoratori.

“L’assessore Scilabra – ha sostenuto Raimondi – ha oggi recuperato questo ritardo e ha fatto molto bene. L’accordo del 6 febbraio 2014 e non altre fantasiose e frivole posizioni sull’art. 2 della l.r. 25/93 che da qualche tempo fioriscono nei templi del nulla – ha tuonato Raimondi – è un esempio concreto di come si possa garantire il lavoro rispettando il contesto normativo e le esigenze di bilancio”.

“Il citato accordo del 6 febbraio 2014 ha contribuito in maniera determinante – ha detto il dirigente regionale della Uil Scuola – a chiudere positivamente, dopo una lunga e difficile trattativa, l’esame congiunto tra il commissario dell’Anfe provinciale di Catania ed i sindacati Cisl Scuola e Uil Scuola”.

“Grazie a tale accordo – ha aggiunto Raimondi  – la procedura di licenziamento collettivo, secondo quanto previsto dall’articolo 24 della legge n.223 del 23 luglio 1991 è stata, infatti, definitivamente revocata. Infatti, la proposta delle organizzazioni sindacali, volta a ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti, è stata oggetto di un approfondimento legale da parte dell’ente catanese con la conclusione che lo stesso farà ricorso alla legge 27 gennaio 2012, n. 3 e successive modifiche ed integrazioni. Scongiurando cosi’ la procedura concorsuale del “concordato preventivo”.

“Conseguentemente a tale decisione – ha detto sempre Raimondi – assunta in attuazione dell’accordo di sistema sulle garanzie occupazionali del 6 febbraio 2014, si potra’ procedere al transito dall’Anfe provinciale di Catania all’Anfe regionale, ente formativo che ha accolto i nulla osta degli allievi già iscritti nei corsi dell’ente catanese revocato, di quei lavoratori che saranno utilmente inseriti nella graduatoria conseguente al bando di selezione concordato e approvato tra ente e sindacati. Inoltre, si scongiurera’ il licenziamento – aggiunge il sindacalista – e si potra’ provvedere alla sospensione con richiesta di Cassa integrazione guadagni in deroga in favore del personale non coperto da incarico”.

In pratica, i lavoratori che non saranno a carico di un percorso formativo potranno attendere da sospesi gli esiti del progetto Prometeo.

Secondo la Uil Scuola, con la decisione assunta dal Governo regionale nel settore dell’IeFp di incrementare il finanziamento per i terzi e quarti anni, alcune procedure di mobilità già avviate o in fase di avviamento dagli enti che operano con esclusivita’ in tale segmento, subiranno un aggiornamento a beneficio del mantenimento dei livelli occupazionali. Ed e’ il caso degli enti formativi Cnos Fap, Ciofs Sicilia ed Endo Fap.

“Sul piano generale, l’auspicio della Uil Scuola – ha concluso Raimondi – è quello che le vertenze più grosse si chiudano nel più breve tempo possibile e che il Governo regionale dichiari, perchè siamo fuori tempo massimo, quando e come intende finanziare l’anno formativo 2014/2015, oltre ad avviare un confronto con le OO.SS. e i lavoratori, sul futuro della formazione professionale in Sicilia”.

 


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