Si mette in moto la macchina burocratica e amministrativa per le prime tre linee: dalla Stazione Centrale a viale Croce Rossa, dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura e da viale Regione Siciliana alla fermata del passante ferroviario a Orleans. Si parte con la pre-selezione delle migliori cinque idee. All'Area Infrastrutture il compito di coordinare tutto
Nuovo tram, al via l’iter per il primo stralcio Concorso internazionale per progettazione
Piccolo passo in avanti nell’iter di progettazione di tre nuove linee del tram. La giunta Orlando, infatti, «ha approvato la delibera che definisce l’iter e le modalità di realizzazione del progetto – spiegano da Palazzo delle Aquile -, affidando all’Area delle infrastrutture l’avvio della procedura internazionale che permetterà prima di definire il progetto nella sua interezza, comprensivo del percorso definitivo delle nuove linee, e poi di individuare il soggetto incaricato della materiale realizzazione dell’opera».
Che significa, in buona sostanza? Significa che gli uffici diretti dall’assessore alle Infrastrutture, il vicesindaco Emilio Arcuri, dovranno avviare e coordinare l’iter burocratico. Attenzione: non si parla del nuovo tram in toto (che un domani collegherà la Stazione Centrale a Mondello, Bonagia con il centro e passerà anche dal Foro Italico) ma solo del primo stralcio. Il Patto per Palermo, infatti, ha suddiviso la realizzazione del nuovo tram in due fasi e con i primi 198,8 milioni di finanziamento si faranno solo le prime tre linee: la 6/1 (11,55 km dalla Stazione Centrale a viale Croce Rossa passando per via Roma, via Emerico Amari e via Libertà), la 5/1 (1,33 km dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura angolo via Libertà) e la 4/1 (8,18 km a singolo binario per carreggiata da viale Regione Siciliana alla fermata del passante ferroviario a Orleans passando per lo svincolo Calatafimi, la circonvallazione e via Ernesto Basile).
Il primo passo per realizzare queste tre linee sarà il concorso internazionale di progettazione, che si divide in due fasi. Durante la prima fase (di idee) i concorrenti dovranno proporre all’amministrazione anche il tracciato migliore, che sarà votato e deciso dalla giunta, ferme restando le direttrici già individuate dal Piano regolatore, che sono, appunto, dal centro verso nord (Zen e Mondello), dal centro verso ovest (Bonagia) e lungo la costa. Verranno selezionati fino a un massimo di cinque concorrenti, ammessi alla fase successiva, il concorso di progettazione vero e proprio.
Con la seconda fase si entra nel vivo. Verrà scelto il progetto col tracciato migliore uscito dal concorso di idee, dopodiché si passerà alla progettazione di fattibilità tecnico-economica per il progetto generale e alla progettazione definitiva (durante la quale verrà definita la direzione dei lavori) del primo stralcio. Gli step successivi saranno costituiti da altri due bandi: uno per l’affidamento dell’assistenza tecnica, giuridica ed economica al Responsabile Unico del Procedimento (l’ingegnere Marco Ciralli) ed uno per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’appalto dei lavori. Il primo bando, quello per il concorso di idee e per la progettazione, sarà pubblicato entro la prossima settimana dall’Area delle Infrastrutture.
«Alla vigilia dell’incontro del Comitato di controllo e gestione del Patto per il Sud che si svolgerà a Palermo nei prossimi giorni con il ministro De Vincenti – afferma Arcuri – l’amministrazione conferma la velocità ed operatività nei propri uffici per dare attuazione al piano che prevede di dotare la città di sempre più numerose linee di tram». Per il sindaco Leoluca Orlando «si delinea sempre più l’idea della città del futuro, nella quale, grazie anche ad un diffuso sistema di trasporto su rotaia a ridottissimo impatto ambientale, tutte le periferie saranno velocemente collegate al centro, ridisegnando la geografia degli spostamenti urbani e dei servizi in una ottica di sostenibilità e vivibilità. Quel che è più importante è che non stiamo più parlando di ipotesi o desideri, ma di concreti interventi che vedranno la luce nei prossimi anni grazie agli stanziamenti già ottenuti dall’amministrazione».
Le altre tre linee, che saranno realizzate successivamente, sono: la 4/2 (9,375 km a singolo binario per carreggiata dalla fermata Orleans a Bonagia passando per via Gaetano Lodato, via Parlavecchio, un nuovo ponte sul fiume Oreto, via Villagrazia, via San Filippo e via del Levriere); la 6/2 (20,835 km da viale Croce Rossa a Mondello passando per viale Strasburgo, bretella fino al parcheggio Francia, via Lanza di Scalea, viale dell’Olimpo, via Mattei fino al parcheggio Galatea); la 5/2 (9,38 km da via Duca della Verdura alla Stazione Centrale passando per via Francesco Crispi, il Foro Umberto I e via Lincoln); e la 6/3 (5,5 km, in pratica il prolungamento fino a Sferracavallo). Lo schema di massima del nuovo Prg con le nuove linee del tram lungo gli assi dal centro allo Zen-Mondello-Sferracavallo e dal centro verso Bonagia è consultabile qui.
Nei giorni scorsi c’è anche chi è tornato sulla polemica sul tram in via Libertà scatenata dai candidati sindaci Fabrizio Ferrandelli e Ugo Forello. È Gianni Silvestrini, in passato ricercatore al Cnr, al Politecnico di Milano e all’Università di Palermo con un ruolo di esperto anche per i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico: «Per una città delle dimensioni di Palermo la soluzione migliore è quella del tram – scriveva su Facebook – con percorsi senza barriere e senza fili, che garantisce una capacità di trasporto nettamente superiore a quella dei bus, utilizzando spazi equivalenti a quelli delle attuali corsie riservate. Per di più esistono già i finanziamenti. Palermo così si inserisce al rilancio del tram in Europa. Temo che il dibattito a Palermo sia viziato da posizioni ideologiche».
«È la strada che abbiamo sempre auspicato e ci auguriamo che la procedura dei concorsi, così come già richiesto dall’Ordine in varie occasioni, divenga la prassi utilizzata da tutti gli enti nel campo delle opere pubbliche – dice in una nota il presidente dell’ordine degli Architetti di Palermo, Francesco Miceli –. Di grande rilievo anche la scelta di prevedere due fasi di concorso. Nel caso del tram la prima fase sarà decisiva per definire tracciati e relazioni col contesto urbano». Il tram deve essere «l’occasione per attivare processi di rigenerazione urbana nei luoghi attraversati. Oggi la scelta del concorso internazionale può garantire soluzioni di qualità al sistema tranviario e alla sua realizzazione».