Immediata impugnazione della sentenza del tribunale amministrativo regionale con cui sono state annullate le nomine dei commissari delle nuove Camere di commercio. Il ministero dello sviluppo economico guidato da Giancarlo Giorgetti annuncia un nuovo capitolo in una vicenda che ormai si porta avanti da mesi. Oggetto del contendere è sempre la nuova geografia degli enti camerali che prevede la cancellazione della Camera del Sud-Est, istituita nel 2015 e che mette insieme Catania, Ragusa e Siracusa, e il passaggio delle ultime due realtà nella camera che comprende Enna, Caltanissetta e Trapani. Passaggio formalizzato con un emendamento al decreto Ristori-bis firmato dall’ex ministra siracusana Stefania Prestigiacomo e poi convertito nella legge numero 106 del 23 luglio 2021.
Il testo da un lato lascia alla Regione Siciliana la possibilità di organizzare in maniera autonoma il proprio sistema camerale; dall’altro, in attesa di decidere cosa fare degli enti, ne ridefinisce subito l’organizzazione: cancellazione della Camera del Sud-Est, divorzio di Siracusa e Ragusa da Catania, e nomina di due commissari. Fatta la legge, sono emerse tutte le criticità attraverso una serie di ricorsi con primo firmatario Pietro Agen, presidente dell’ente camerale del Sud-Est. A marzo il Consiglio di giustizia amministrativa ha bloccato per la prima volta la nomina dei commissari – arrivata il 19 gennaio – perché i nuovi enti non erano stati formalmente istituiti.
Decisione che ha portato il Mise ad annullare in autotutela il decreto del 19 gennaio con un nuovo documento in cui si è cercato di recuperare il passaggio mancante. Poi un altro ricorso e la pronuncia del Tar hanno fatto emergere il nodo della successione degli enti e una sorta di vuoto normativo nel definire «cessioni e conferimenti di immobili e partecipazioni». Decisione che adesso il ministero ha deciso di impugnare attraverso l’avvocatura dello Stato perché le motivazioni adottate dai giudici «non sono condivisibili perché si basano su norme inapplicabili a questo caso specifico», si legge in una nota. Obiettivo del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti «è che l’operato degli organi camerali avvenga nel rispetto delle vigenti leggi e assicuri la realizzazione degli interessi pubblici senza pregiudicare aspetti che sono attualmente oggetto di giudizi».
La partita delle nomine delle Camere di commercio del Sud-Est Sicilia è strategica soprattutto per il controllo dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, in cui l’ente camerale detiene il 61,22 per cento delle quote. Ieri durante l’assemblea dei soci di Sac, società che gestisce lo scalo etneo, sono stati rinnovati i vertici aziendali. Riconfermato l’amministratore delegato Nico Torrisi, in carica dal 2016. Con lui Giovanna Candura nel ruolo di presidente, in quota Diventerà Bellissima. Candura, già vicepresidente di Sac, nel 2016 si candidò al Senato per il centrodestra con il sostegno di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Da luglio 2019, su indicazione del presidente della Regione Nello Musumeci, è anche commissaria della Camera di commercio di Caltanissetta. A fare parte del Consiglio di Sac il professore di Economia a Unict Marco Romano, Maria Elena Scuderi e Carola Paranno. Fumata nera, invece, per Gino Ioppolo. L’ex sindaco di Caltagirone ed ex coordinatore del movimento politico di Musumeci era dato come destinatario di un ruolo all’interno della società di gestione.
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