Nuova intimidazione alla sede di Arcigay Ct «Diamo fastidio agli omofobi e ignoranti»

Un piccione morto accompagnato da un cartello con la scritta «pezzi di puppi sucativi sta ceddu». E’ l’ennesimo atto intimidatorio, di chiara matrice omofoba, subito dalla sede di Arcigay Catania in via Vittorio Emanuele 245. Il secondo in pochi mesi. Risale infatti al maggio scorso l’ultimo gesto vandalico ai danni del comitato lgbt etneo, quando gli attivisti trovarono l’insegna rainbow divelta, una bandiera dell’Associazione partigiani staccata dalla sua asta e tracce di urina davanti all’ingresso. Un gesto frutto di «cultura arretrata» e messo in atto da «persone assolutamente prive di cultura», commenta ancora una volta il presidente Giovanni Caloggero, raggiunto telefonicamente da CTzen. «E’ la seconda volta che ci capita – continua  – Vuol dire che il nostro lavoro infastidisce chi ancora non si è fatto una ragione che esistiamo».

Un’amara sorpresa che i militanti hanno trovato nel pomeriggio di lunedì 26 agosto, quando, «aprendo la sede, abbiamo trovato dentro un uccello morto e un cartoncino con una scritta volgare, sicuramente immessi nel locale attraverso la feritoia della posta», raccontano in un comunicato stampa diffuso oggi attraverso Facebook, in cui spiegano anche il perché hanno deciso di attendere due giorni per dare la notizia dell’intimidazione subita. «Non abbiamo voluto scrivere nulla prima di oggi, per lasciare passare il dolore e lo svolgersi dei funerali di Salvatore Adelfio Rizzuto, grande esempio di coraggio e limpida militanza».

Secondo gli attivisti, la motivazione del gesto è da ricercare nel lavoro che l’associazione svolge in città. «E’ evidente che il presidio del territorio e i servizi che la sede offre ed eroga alle tante persone che passano o restano a parlare con noi costituiscono un fastidio per tutti gli omofobi e ignoranti circolanti a Catania», scrivono nel comunicato. Persone che – continua la nota – «ancora non si sono fatte una ragione della esistenza e dignità di persone gay, lesbiche e transessuali, ma sicuramente non se la sono fatta questa ragione poiché non possiedono una ragione né una mente capace di ragionare».

Ma Arcigay Catania non si lascia intimorire e annuncia non avere intenzione di fare alcun passo indietro. «Per quanto ovvio – scrivono gli attivisti – noi non ci fermeremo nel nostro lavoro ma, anzi, lo intensificheremo consapevoli come siamo dei grandi impegni che attendono la comunità lgbt tutta: in primis l’estensione della legge Mancino proprio ai reati di omofobia, la parità dei diritti, la salute, etc…». E, a chi in queste ore ha indirizzato loro attestati di solidarietà e stima sul web, chiedono di non limitarsi alle parole, ma di agire. «Se davvero l’omofobia e gli atti che ne conseguono vi ripugnano e volete che questa barbarie abbia termine, se davvero volete che in Italia non possa mai avvenire quello che sta avvenendo in Russia, se davvero volete vivere le vostre vite in serenità e con dignità, allora non limitatevi a un “mi piace” o a una frasetta di circostanza, aderite al nostro Comitato, unendovi a noi per il vostro e nostro interesse, per la vostra e nostra dignità e libertà».

Superato l’amaro rientro dalle ferie d’agosto, Arcigay Catania ha intenzione di ricominciare immediatamente a lavorare. «Riprendiamo il nostro cammino – scrivono – la nostra marcia, con menti aperte e libere davvero, guardando alle nostre origini radicali e rivoluzionarie, riprendiamo a fare politica. Solo questo e soltanto questo – continua la nota su Facebook – porterà frutti e impedirà in futuro altri atti omofobi e, soprattutto, eviterà che qualche ragazzino di 14 anni preferisca uscire di scena piuttosto che calcare questa scena», concludono gli attivisti.

Ad esprimere solidarietà all’associazione lgbt catanese anche Arcigay Palermo che, con un comunicato pubblicato sul suo sito web, condanna duramente l’atto intimidatorio subito dalla sede etnea. «Questo è un ennesimo gesto di grande ignoranza e violenza, frutto di un’omofobia tollerata, talvolta supportata e che certamente diventa ogni giorno più forte grazie anche al sostegno e alla legittimazione fornita da partiti, singoli politici e amministratori, che si oppongono all’evidenza, cioè al fatto che gli attacchi e le violenze di origine omofoba hanno una matrice che affonda le radici nella cultura maschiocentrica, maschilista, misogina, razzista e che, al contempo, hanno una specificità che non può essere negata e che va opportunamente affrontata. Solidarietà e vicinanza da tutte e tutti noi».

[Foto di Arcigay Palermo]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Un piccione morto e un cartello con scritto «pezzi di puppi sucativi sta ceddu». E' l'amara sopresa che gli attivisti lgbt etnei hanno trovato lunedì scorso nei locali di via Vittorio Emanuele. Un gesto che segue di tre mesi un altro atto vandalico. «E' la seconda volta che ci capita - afferma il presidente Giovanni Caloggero - Vuol dire che il nostro lavoro infastidisce chi ancora non accetta che esistiamo». Ma il comitato non si lascia intimorire, annunciando di non avere intenzione di fermarsi

Un piccione morto e un cartello con scritto «pezzi di puppi sucativi sta ceddu». E' l'amara sopresa che gli attivisti lgbt etnei hanno trovato lunedì scorso nei locali di via Vittorio Emanuele. Un gesto che segue di tre mesi un altro atto vandalico. «E' la seconda volta che ci capita - afferma il presidente Giovanni Caloggero - Vuol dire che il nostro lavoro infastidisce chi ancora non accetta che esistiamo». Ma il comitato non si lascia intimorire, annunciando di non avere intenzione di fermarsi

Un piccione morto e un cartello con scritto «pezzi di puppi sucativi sta ceddu». E' l'amara sopresa che gli attivisti lgbt etnei hanno trovato lunedì scorso nei locali di via Vittorio Emanuele. Un gesto che segue di tre mesi un altro atto vandalico. «E' la seconda volta che ci capita - afferma il presidente Giovanni Caloggero - Vuol dire che il nostro lavoro infastidisce chi ancora non accetta che esistiamo». Ma il comitato non si lascia intimorire, annunciando di non avere intenzione di fermarsi

Un piccione morto e un cartello con scritto «pezzi di puppi sucativi sta ceddu». E' l'amara sopresa che gli attivisti lgbt etnei hanno trovato lunedì scorso nei locali di via Vittorio Emanuele. Un gesto che segue di tre mesi un altro atto vandalico. «E' la seconda volta che ci capita - afferma il presidente Giovanni Caloggero - Vuol dire che il nostro lavoro infastidisce chi ancora non accetta che esistiamo». Ma il comitato non si lascia intimorire, annunciando di non avere intenzione di fermarsi

Un piccione morto e un cartello con scritto «pezzi di puppi sucativi sta ceddu». E' l'amara sopresa che gli attivisti lgbt etnei hanno trovato lunedì scorso nei locali di via Vittorio Emanuele. Un gesto che segue di tre mesi un altro atto vandalico. «E' la seconda volta che ci capita - afferma il presidente Giovanni Caloggero - Vuol dire che il nostro lavoro infastidisce chi ancora non accetta che esistiamo». Ma il comitato non si lascia intimorire, annunciando di non avere intenzione di fermarsi

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]