L'indirizzo di posta elettronica messo a disposizione da parte del Comune di Palermo per il dossier che serve a chiedere lo stato di emergenza è attivo da 24 ore, ma sono già tante le mail arrivate. Settanta riguardano auto. Tra le strutture che hanno subito danni ci sono anche due interi condomini
Nubifragio, il bilancio del primo giorno di segnalazioni Sono 120 le mail arrivate, 50 riguardano le abitazioni
Sono circa 120 le mail arrivate in un solo giorno all’indirizzo messo a disposizione dal Comune di Palermo per la segnalazione dei danni subiti dopo il nubifragio del giorno di Santa Rosalia. La casella alluvione15luglio@comune.palermo.it, attiva da oggi, non serve per il chiedere il risarcimento dei danni, ma per la redazione da parte di palazzo delle Aquile di un dossier da presentare al governo centrale e a quello regionale per potere ottenere lo stato di emergenza per calamità naturale, che conferirebbe al sindaco Leoluca Orlando, tra le altre cose, poteri speciali per affrontare in tempi più stretti i lavori per ristabilire l’ordine delle cose.
Delle 120 segnalazioni arrivate, una settantina sono per danni alle automobili, a dimostrazione del fatto che le vetture che hanno subito danneggiamenti a causa del maltempo siano molte di più di quelle finite nel gorgo dei sottopassaggi all’altezza di via Leolardo Da Vinci e viale Lazio. Ovviamente questi sono dati che si riferiscono solo al primo giorno di apertura del servizio di segnalazione, quindi è verosimile pensare che il bilancio delle vetture che hanno subito danni sia ben più alto.
Le restanti segnalazioni arrivano da parte di cittadini che si sono trovati ad avere danni alla propria abitazione. E tra questi addirittura due interi condomini. Palazzi che hanno avuto ripercussioni molto ingenti come quello in via Aquileia, dove il garage seminterrato si è riempito con metri di acqua e fango, tanto che le molte famiglie che lo abitano sono rimaste senza luce e acqua potabile per diversi giorni, costretti a ricorrere a un gruppo elettrogeno, con una spesa ingente, anche in termini di carburante per mantenere il macchinario in funzione.
Una volta completato il dossier, sarà il consiglio dei ministri ad avere l’ultima parola e decidere se deliberare o meno lo stato d’emergenza. Oltre ad avere poteri straordinari, il sindaco, che verosimilmente sarebbe nominato commissario per l’emergenza, avrebbe anche mezzi finanziari per mettere in campo gli interventi necessari per superare l’emergenza. Il governo può infatti decidere di stanziare immediatamente delle risorse, il cui finanziamento può essere rinnovabile dopo le valutazione di governo e protezione civile.