Non si placa la polemica sul comizio a Furci Siculo De Luca: «Sindaco non invitato. Suo è un autogol»

«Al sindaco Matteo Francilia che ha scelto di fare il suo abusivo ingresso sul palco senza essere stato invitato con il chiaro intento provocatorio, diciamo che in politica lo scodinzolamento non porta mai al risultato sperato. Stigmatizzando l’atteggiamento polemico e rissoso di Francilia sento al contempo la necessità di esprimere la mia personale solidarietà nei suoi confronti perché per l’ennesima volta non potrà realizzare il suo agognato sogno: rappresentare in un parlamento qualsiasi il popolo siciliano. La Lega ha colpito ancora». Così il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione Siciliana commenta quanto accaduto ieri sera nel corso del comizio a Furci Siculo interrotto improvvisamente dal sindaco Francilia salito sul palco senza preavviso. 

Davanti al pubblico, infatti, tra i due lo scontro è stato acceso più che mai. Alla base l’accusa, avanzata dal primo cittadino del posto, sul mancato rilascio dell’autorizzazione per lo svolgimento del comizio. Immediata la replica di De Luca che ha mostrato la comunicazione, inviata, tramite posta elettronica certificata. «Un fuori programma – commenta – da catalogare come una caduta di stile istituzionale da parte di un primo cittadino. Non si interrompe un pubblico comizio. È stato chiaro fin da subito il tentativo di Francilia di farmi cadere nella provocazione. Salire sul palco di fronte una piazza gremita affermando che non avevamo presentato richiesta e non eravamo autorizzati è stato un autogol. Posto che la segreteria aveva comunicato con pec lo svolgimento del comizio, la norma è chiara. Nei 30 giorni antecedenti alla data del voto viene meno l’obbligo di dare preavviso al questore con tre giorni di preavviso ed in ogni caso è stato fatto lo stesso. Al Comune abbiamo chiesto regolarmente l’autorizzazione per l’utilizzo del palco perché già installato in piazza, se il sindaco non avesse voluto bastava riscontrare la nostra pec e noi avremmo provveduto a chiedere l’occupazione del suolo pubblico per installare il palco, cosa però che non ha fatto! Il tuo atteggiamento, caro Matteo, è stato scorretto. Lo condanniamo fermamente».


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