Dopo avere lanciato il piatto nel lavandino, il 29enne avrebbe afferrato la donna per il collo tentando di strangolarla. In passato, mentre la donna era in gravidanza, l'avrebbe aggredita a calci e pugni ipotizzando una relazione extraconiugale
Non gradisce la cena e picchia la moglie davanti alle figlie La donna ha denunciato gli anni di comportamenti violenti
Non avrebbe gradito la cena preparata dalla moglie. Sarebbe stata questa, ieri sera, l’ultima occasione per cui un 29enne di Trecastagni ha picchiato la donna davanti alle figlie tutte minorenni (di un anno, sei, nove e 14 anni). La vittima ha contattato i carabinieri che sono intervenuti nell’abitazione e hanno arrestato l’uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni
personali.
Dopo avere lanciato il piatto nel lavandino, il 29enne avrebbe afferrato la donna per il collo tentando di strangolarla. In difesa della madre sarebbero intervenute le figlie. A quel punto, l’uomo avrebbe desistito, gridando alla moglie di
abbandonare la casa e lanciandole i vestiti dalla finestra. Dopo avere capito che la donna aveva avvertito i carabinieri, l’avrebbe anche minacciata di farle togliere i figli.
La donna è stata trasportata alla guardia medica di Pedara dove il medico le ha
diagnosticato un’«ecchimosi avambraccio destro, lesioni da iniziale strozzamento al collo con
graffi emorragici, dolore in regione dorsale destra». La vittima ha denunciato l’uomo, raccontando ai militari i suoi comportamenti violenti. Una relazione iniziata 17 anni fa quando la donna aveva soltanto 14
anni. In occasione dell’ultima
gravidanza, l’uomo avrebbe accusato la moglie sostenendo che il figlio in grembo era il frutto di una sua
relazione extraconiugale: «Sei una (…), devi abortire. Tu lo sai con chi hai fatto
questo figlio», sarebbero state le parole dell’uomo. Che sarebbe poi passato ai fatti con calci e pugni che avevano provocato alla donna la
scheggiatura di un dente.
Negli anni, il 29enne avrebbe anche privato la vittima del cellulare e l’avrebbe addirittura costretta a seguirlo al lavoro per non lasciarla
sola. Inoltre, in un periodo in cui la donna si era rifugiata a casa della madre, le avrebbe anche tagliato le gomme della macchina per costringerla e tornare a casa. L’uomo è stato posto agli arresti
domiciliari in un’abitazione diversa da quella familiare.