Otto dei 18 manager della Sanità, nominati nei giorni scorsi dal governo guidato dal presidente della Regione Renato Schifani, hanno in corso procedimenti penali. Questo quanto emerge dalla seduta della commissione Affari istituzionali dell’Ars che stamattina si è riunita per l’esame dei curricula, atto propedeutico alla concessione del parere. La seduta si è conclusa con […]
In bilico le nomine dei manager della Sanità all’Ars, otto hanno procedimenti giudiziari
Otto dei 18 manager della Sanità, nominati nei giorni scorsi dal governo guidato dal presidente della Regione Renato Schifani, hanno in corso procedimenti penali. Questo quanto emerge dalla seduta della commissione Affari istituzionali dell’Ars che stamattina si è riunita per l’esame dei curricula, atto propedeutico alla concessione del parere.
La seduta si è conclusa con la richiesta di approfondimenti, fatta dal Partito Democratico ma anche da alcuni commissari di maggioranza, all’assessora alla Salute, Giovanna Volo. In particolare la commissione ha chiesto al governo i casellari giudiziari dei manager nominati, le valutazioni dell’Agenas e dell’assessorato alla Salute sul raggiungimento annuale degli obiettivi; eventuali procedimenti di commissariamento nei confronti degli incaricati nel caso abbiano assunto già in passato il ruolo manageriale, i verbali della commissione d’esame e una relazione sui motivi dei due elenchi in cui furono inseriti gli aspiranti manager tra più e meno idonei.
Tra i 18 manager, otto risulta che abbiano procedimenti giudiziari in corso: i reati, a vario titolo, sono abuso d’ufficio, omicidio colposo, concorso formale-reato continuato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rapporto di causalità, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, lesioni personali colpose, delitti contro il patrimonio mediante frode e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Per regolamento la commissione deve dare il parere sulle nomine entro trenta giorni, il timer scatterà dal momento in cui avrà ricevuto dal governo le risposte agli approfondimenti richiesti.