Nomine assessori: bene Antonio Presti, in forse Alessandro Rais

Dopo il doppio ‘siluramento degli assessori Franco Battiato e Antonino Zichichi, le attenzioni della politica si concentrano sui possibili sostituti. Per la guida dei Beni culturali – come il nostro giornale scrive da tempo – si sta cercando di convincere il mecenate della Fiumara d’Arte, Antonio Presti, a rimuovere le sue perplessità. Mentre per la plancia di comando del Turismo sembrano in discesa le quotazione di Alessandro Rais.

Antonio Presti

Radio tam tam racconta che, in queste ore, i vertici del Pd siciliano siano in grande fibrillazione. Ai ‘gerarchi’ di questo Partito il Governo degli ‘esterni’ di Rosario Crocetta non è mai andato a genio. Il Governatore ha rispetto del Pd, ma non vuole che i ‘lupi’ di questo Partito mettano direttamente le mani negli assessorati. Mettendo i ‘tecnici’, il presidente si riserva di pronunciare l’ultima parola e tiene a bada la ‘fame’ dei Partiti.

I dirigenti del Partito democratico dell’Isola vorrebbero cambiare registro. E vorrebbero mettere le mani su almeno una delle due poltrone che si sono liberate. Sanno che Antonio Presti, espressione diretta dei Circoli di Crocetta, sarebbe – se dovesse accettare di fare l’assessore – non controllabile. Così vorrebbero ‘arraffare’ l’assessorato al Turismo.

La partita, per il Pd, si annuncia incerta. Perché le due caselle oggi libere sono nella disponibilità del governatore, che, peraltro, pronuncerà l’ultima parola, visto che il potere di nomina lo esercita lui.

In questo scenario si capisce poco della possibile nomina di Alessandro Rais, attualmente dirigente generale del dipartimento Turismo. Il Pd la sostiene o la osteggia? Di fatto, stando sempre a indiscrezioni, la nomina di Rais alla guida dell’assessorato al Turismo, come già ricordato, sarebbe un po’ in discesa. Non è da escludere, insomma, qualche altra soluzione.

Diverso il discorso di Presti, sponsorizzato dallo stesso presidente Crocetta. Che, in queste ore, sta faticando non poco per convincere il poeta di Tusa ad accettare l’incarico. Presti, nei fatti, non è meno ‘rigido’ dei grillini. Insomma, un personaggio tutto d’un pezzo che non andrebbe ad occupare il posto di assessore per assecondare clientele dei Partiti o ‘pastette’ con le organizzazioni sindacali in un assessorato dove il personale, per tradizione, non è molto controllabile (si pensi ai Musei che ogni anno, in occasione delle vacanze, chiudono i battenti perché i custodi debbono andare a ‘schiticchio’, tra lo stupore e la rabbia dei turisti: a proposito, come finirà quest’anno con le vacanze di Pasqua e,soprattutto, con la Pasquetta? Si lavorerà o ci si abbufferà?).

 

 

 

A spingere per Presti assessore sono anche i protagonisti delle centinaia di Circoli per Crocetta. Che vedono nell’eventuale gestione del protagonista della Fiumara d’Arte la possibilità di collegare le attività di questo assessorato non con manifestazioni ‘calate’ dall’alto (sulle esempio delle “Manifestazioni direttamente promosse” dalle solite ‘massonerie’ più o meno culturali della Sicilia), ma organizzate con i territori e dai territori.

 

Redazione

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