''crocetta ci ha preso per cretini ma noi non ci fermiamo. Lui ha avuto paura e si e' ritirato. Noi lottiamo per i nostri diritti e la salute dei nostri figli''. E' questo il messaggio che arriva da niscemi dove migliaia di persone (cinquemila secondo gli organizzatori) stanno manifestando per dire no al muos e per protestare contro il voltafaccia del governo crocetta.
No Muos, la carica dei 5000. E il Movimento 5 Stella pensa alla sfiducia per Crocetta…
”Crocetta ci ha preso per cretini ma noi non ci fermiamo. Lui ha avuto paura e si e’ ritirato. Noi lottiamo per i nostri diritti e la salute dei nostri figli”. E’ questo il messaggio che arriva da Niscemi dove migliaia di persone (cinquemila secondo gli organizzatori) stanno manifestando per dire no al Muos e per protestare contro il voltafaccia del Governo Crocetta.
Nel corteo spiccano gli striscioni ”Fermarlo e’ possibile, tocca a noi farlo” e ”Crocetta porta la Sicilia alla guerra”. Alla manifestazione, oltre ad esponenti di diversi partiti di Sinistra, partecipano tanti Sindaci: di Niscemi, Pozzallo, Acate, Caltagiorne, Piazza Armerina, e tantissimi esponenti dei Consigli comunali tra i quali anche quelli di Ragusa, Modica e Palermo.
Amministratori e movimenti sono uniti nella lotta. E questo di per sé, è una fatto straordinario.
Emozionato il Sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, che dice di sentire ”la solidarieta’ della gente”. Ci sono anche gli esponenti del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Giampiero Trizzino e Giancarlo Cancelleri, da sempre in prima linea nella battaglia No Muos, i quali hanno accennato alla ipotesi di proporre ‘ una mozione di sfiducia al presidente della Regione”, e ”non solo per la vicenda Muos”.
Ennesima prova di una protesta che sta diventando sempre più ampia e trasversale è anche,la presenza, tra gli altri, un esponente del Pdl, l’eurodeputato Salvatore Iacolino: “Einconcepibile che nonostante tutte le rassicurazioni e tutti gli sforzi profusi per impedire lavvio dei lavori, Crocetta continui ad adottare un comportamento intollerabile e superficiale calpestando il diritto alla salute dei cittadini di quei territori a vivere in un ambiente sano e sostenibile aggiunge leuroparlamentare -. Limprevedibile decisione di revocare lo stop dei lavori e lulteriore conferma dello stato confusionale di un Governo regionale specializzato in annunci poi sistematicamente tradotti in un nulla di fatto che rischia di dissolversi nel discredito generale.
I manifestanti vengono da tutta l’Italia, militanti, cittadini, mamme e bambini schierati contro una politica incapace di tutelare anche il Diritto alla Salute.