Attacco informatico da parte del gruppo anonymous contro i siti internet della difesa italiana, di quella statunitense e del comune di niscemi, oscurati per protesta contro il muos. La notizia è riportata sul sito del quotidianodigela. It
No Muos, Anonymous colpisce i siti del Comune di Niscemi e della Difesa
Attacco informatico da parte del gruppo Anonymous contro i siti internet della Difesa italiana, di quella statunitense e del Comune di Niscemi, oscurati per protesta contro il Muos. La notizia è riportata sul sito del quotidianodigela.it
Gli attivisti hacker della Rete hanno, quindi, rivendicato l’attacco con un comunicato:
“È nostra intenzione si legge nella nota di Anonymous – sostenere la protesta contro le antenne del Muos in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Anonymous trova oltraggioso che i pochi potenti, in nome dei propri interessi, in ultima analisi, economici, mettano a repentaglio la salute della maggioranza della popolazione e la natura, patrimonio di ogni essere vivente”.
“Antenne mortifere aggiungono gli hacker – sorgono in nome degli interessi ecclesiastici presso Cesano, vicino a Roma; quelle del quartier generale della Marina militare, si trovano invece, a tutela dell’interesse nazionale, in località ‘La Storta’, poco distanti”. Non solo. “Persino la Sardegna, già colonizzata dalle servitù militari e vittima delle conseguenze (tumori, leucemie), è stata individuata per essere inserita nel progetto di triangolazione Muos attraverso l’installazione di radar e sofisticate tecnologie militari dannosissime per la salute e l’ambiente”.
Mentre scriviamo (sono circa le 16) il sito del Comune di Niscemi e del Ministero della Difesa risultano ancora irragiungibili.
Muos, il CGA spiazzato dal voltafaccia del Governo Crocetta
Il dietrofront sul Muos: M5S Crocetta svende la Sicilia. Sel: Traditore dei Siciliani
No Muos: Crocetta si dimetta per manifesta indegnità e tradimento
Muos, Zucchetti: Crocetta agisce contro il parere dei suoi stessi esperti
Esclusiva/ Muos: Non cerano i requisiti per lautorizzazione. La relazione de La Sapienza
Muos di Niscemi, il dispositivo del Tar: vince il principio di precauzione