La piccola costruzione che sorge a ridosso della base statunitense, dov'è in allestimento l'impianto satellitare, è stata presa di mira ieri da ignoti che hanno distrutto mobili e suppellettili. Gli attivisti collegano l'accaduto al clima di tensione che si sta creando in attesa della manifestazione di sabato 9. Guarda le foto
Niscemi, danneggiato il presidio No Muos «È un chiaro messaggio intimidatorio»
Nel pomeriggio di ieri, a una settimana dalla manifestazione indetta dal comitato locale, il presidio permanente No Muos all’interno della sughereta di Niscemi è stato gravemente danneggiato. La piccola struttura che sorge a ridosso della base militare statunitense dove è in costruzione l’impianto satellitare è stata presa d’assalto da ignoti che hanno distrutto suppellettili e mobili. Già da mercoledì inizierà il campeggio organizzato in preparazione dell’evento di sabato prossimo ed è partita la corsa al ripristino del presidio in tempo per accogliere i partecipanti.
Sulla manifestazione del 9 pesa anche la misura imposta dalla procura di Gela che ha inviato a 29 attivisti, provenienti da tutta la Sicilia e da alcune città del Nord, il divieto di dimora nel Comune nisseno. E i membri del comitato No Muos definiscono quanto accaduto ieri «un chiaro messaggio intimidatorio verso il movimento», collegando questo ai fogli di via e alle modifiche imposte al percorso del corteo. E anche alla mancanza di riscontri dalle forze dell’ordine: «Stranamente latto distruttivo del presidio permanente si è svolto senza che le numerose telecamere e gli altri strumenti di intercettazione ambientale, abbondantemente disseminati dalle forze di polizia attorno alla struttura resistente, abbiano notato nulla», attaccano gli attivisti .
La settimana di manifestazioni rimane confermata nel suo calendario. «Al movimento No Muos il dovere di rispondere adeguatamente, di continuare la battaglia, di organizzare al meglio il campeggio di lotta dal 6 al 12 agosto e la manifestazione di giorno 9», spiegano in un comunicato. «Ogni atto repressivo, ogni provocazione, ogni intimidazione ci conferma di essere nel giusto e ci rafforza nella convinzione di portare sino in fondo questa lotta, fino allo smantellamento del Muos e della base Nrtf, per una Sicilia senza basi di morte, per un mondo senza guerra».
[Foto di No Muos su Facebook]