«Bloccheremo la strada in ogni modo, anche simulando finti incidenti stradali. Stiamo anche cercando un pecoraio per far stazionare il suo gregge sulla strada che porta alla base Usa». Lo dichiara Andrea D’Alessandro, membro del comitato No-Muos di Niscemi. In questi giorni c’è un continuo via vai di camion nei dintorni della cittadina in provincia di Caltanissetta: sono tutti diretti nel cantiere in cui è in costruzione il mega impianto di comunicazione dell’esercito degli Stati Uniti. I lavori sono già ad una fase avanzata e i camion contengono i materiali e le apparecchiature necessari all’installazione delle tre enormi antenne paraboliche che dell’impianto militare costituiranno il nucleo centrale. Ma i cittadini e l’amministrazione cittadina protestano.
«Oggi, insieme ad un’altra trentina di attivisti, abbiamo bloccato tre camion diretti verso la base americana» spiega Andrea, che si prepara a un grande blocco stradale per lunedì, giorno in cui è previsto il trasporto di una grande gru, larga quattro metri e lunga venti. «Ci sono solo due strade per far accedere i mezzi speciali di queste dimensioni e verranno dai comitati No-Muos di Modica, Ragusa Caltagirone, Catania e tutta la Sicilia a darci una mano per non far passare il mezzo». Il presidio da un paio di giorni sorveglia la strada che porta alla riserva naturale Sugherata di Niscemi, ad appena un paio di chilometri dal centro abitato. E, sottolinea D’Alessandro «pur se c’è una delibera del Consiglio comunale che impedisce il passaggio dell’enorme gru attraverso le strade del paese, la decisione finale spetta al prefetto». Il voto dell’assemblea cittadina è avvenuto un paio di giorni fa e lo stesso sindaco di Niscemi, Francesco la Rosa (Api ed Mps), ha partecipato ai presidi. «Proprio questo pomeriggio, in un colloquio, il sindaco mi ha riferito che ha ottemperato a tutti gli atti amministrativi necessari per evitare il passaggio. Ma l’unica speranza che resta per impedire al prefetto di consentire l’arrivo della gru è la motivazione d’ordine pubblico, a cui noi ora puntiamo» conclude l’attivista.
Una vicenda, quella dell’installazione del Muos, che in questi giorni viene dibattuta anche all’interno del Consiglio comunale di Caltagirone, dove otto consiglieri hanno chiesto di convocare un’assemblea straordinaria per «impegnare il sindaco a non concedere i permessi di attraversamento del territorio di Caltagirone». Esattamente come successo a Niscemi. E il sindaco calatino Nicola Bonanno sembra intenzionato ad accogliere la richiesta. In una nota stampa ha ribadito la sua «netta contrarietà al Muos» e il sostegno a «ogni utile iniziativa al rispetto del diritto alla salute degli abitanti di questo territorio e dell’ambiente».
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