Il 66enne, ex funzionario dell'ispettorato del lavoro di Catania oggi in pensione, è stato arrestato. All'interno del villino dove la vittima si era rifugiata, i vigili del fuoco hanno trovato alcune bombole di gas di cui una con valvola aperta
Nicolosi, brucia abitazione dove vive la moglie La donna denuncia 40 anni di maltrattamenti
La casa completamente distrutta da un incendio e il timore che dietro il gesto possa esserci il marito. Inizia così il racconto di una donna che lo scorso 20 novembre è andata dai carabinieri di Nicolosi. Per l’uomo, 66enne ex funzionario dell’ispettorato del lavoro di Catania oggi in pensione, il tribunale etneo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La donna, dopo un violento litigio avvenuto qualche giorno prima, sarebbe stata cacciata dal marito dalla casa coniugale di Tremestieri Etneo e si sarebbe trasferita a Nicolosi anche per i forti timori che il
marito potesse minacciare la sua incolumità fisica.
Nel corso del sopralluogo effettuato dopo l’incendio al villino di Nicolosi, i vigili del fuoco di Catania hanno ritrovato dentro l’immobile delle bombole di gas, di cui una con valvola
aperta. Durante la testimonianza fornita dalla donna alle forze dell’ordine, è emerso un malessere causato dai continui maltrattamenti fisici e psicologici subiti nel
corso dei circa 40 anni di matrimonio e convivenza con il marito.
La vittima, e
successivamente le due figlie, hanno raccontato che l’uomo sarebbe stato ossessionato dalla gelosia e dal
fatto che la donna potesse intrattenere una presunta relazione extraconiugale. Nel corso degli anni, l’uomo avrebbe messo in pratica delle azioni per cercare tracce dell’infedeltà della moglie, controllando i cellulari convinto di trovare dati o messaggi inviati dal presunto amante e offendendo la donna con frasi gravemente ingiuriose.
I reati contestati al 66enne sono maltrattamenti contro familiari o conviventi, incendio, crollo di costruzioni o altri
disastri dolosi. L’uomo è stato portato nel carcere di piazza Lanza di Catania.