Natale in musica al Trianon di Napoli

Trianon in origine è il nome del villaggio acquistato e poi distrutto da Louis XIV di Francia per annetterlo al parco della reggia di Versailles. In questo luogo lussureggiante, nel 1670, il re Sole incarica Louis Le Vau di costruire una “casa per farvi merenda”, dove fuggire con la famiglia, lontano dall’etichetta e dalle fatiche del potere.
Arrivando nel secolo scorso, precisamente nel giorno 8 novembre del 1911, il teatro napoletano di piazza Vincenzo Calenda, nel quartiere di Forcella, prende in modo certamente immaginifico un toponimo ancora emblema di delizie regali e lusso. Fu la compagnia di Eduardo Scarpetta ad inaugurare il teatro con “Miseria e nobiltà”.
Dall’aprile del 2006 il “Trianon” è un teatro pubblico della Regione Campania e della Provincia di Napoli, ed è dedicato al grande commediografo e attore Raffaele Viviani ed ha assunto il nome di teatro del popolo “Trianon Viviani”.
Sin dalla sua inaugurazione, il Trianon puntò tutto sulla programmazione musicale, incentrata principalmente sulla tradizione della canzone napoletana ed è molto apprezzato anche per la sua acustica. Di grosso interesse è anche la mediateca di cui il Trianon dispone e che custodisce importanti documenti della canzone napoletana da Di Giacomo a Caruso.
Tre grandi spettacoli sono previsti per il periodo natalizio e che iniziano con una rassegna intitolata “mo’veneNatale”.
Due sono le novità: la prospettiva produttiva del prossimo avvio della fondazione, che rileverà le attività del Trianon, creando stabilmente la casa della canzone e della musica napoletana, e la collaborazione con l’Università Suor Orsola Benincasa.
“mo’veneNatale “ si compone di tre spettacoli e di alcuni appuntamenti culturali – “tra tradizione e modernità”, come recita il sottotitolo e che vedono la partecipazione di importanti artisti della scena musicale e teatrale partenopea.
Si partirà il 4 dicembre con “Passione tour”, che entra così in teatro. Dopo il debutto estivo e il record come spettacolo che ha venduto di più a Napoli nella scorsa estate, questa travolgente performance dal vivo, prodotta da Arealive e ideata da Federico Vacalebre, ha come protagonisti artisti che attraverso il ricchissimo patrimonio melodico partenopeo e che riescono a far incontrare il passato illustre della canzone tradizionale e l’anima creativa della Napoli contemporanea. Peppe Barra, M’Barka Ben Taleb, James Senese, Gennaro Cosmo Parlato, Pietra Montecorvino, Raiz & Almamegretta, Misia, Spakka-Neapolis 55, accompagnati da una all neapolitan star band diretta da Gigi De Rienzo che proporranno in scena un repertorio che include i successi di Passione e altri brani, continuando così il lavoro intrapreso con il film di John Turturro, che ha raccolto fans d’eccezione come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Raffaele La Capria, Robert De Niro, Lou Reed, Laurie Anderson, Paul Auster, Erri De Luca e il cardinale Sepe. Significativa la scelta della produzione di scegliere il “Trianon”, teatro storico del centro antico di Napoli legato alla canzone, come palcoscenico per l’inaugurazione del tour internazionale e la registrazione di un cd e un dvd dal vivo. Nello stesso periodo di programmazione del concerto, il foyer del Trianon ospiterà la mostra fotografica Napoli cover.
Successivamente, nei giorni 16, 17 e 18 dicembre andrà in scena “Aria di Napoli”, il musical prodotto da Teatro Più in collaborazione con il Trianon, ovvero un’antologia delle più celebri melodie nate all’ombra del Vesuvio, cantate e ballate e firmate da Massimo Abbate, autore con l’impresario teatrale Francesco Caccavale, regista dello spettacolo, coadiuvato da Rino Alfieri, per le rielaborazioni e le orchestrazioni musicali.
Il 25 dicembre ritorna la più classica rappresentazione tradizionale natalizia, in collaborazione con il Napoli teatro Festival Italia: la “Cantata dei Pastori”. In essa vi si narrano le vicissitudini di Maria e di Giuseppe nel loro viaggio verso Betlemme, le insidie dei Diavoli che vogliono impedire la nascita del Messia, la loro sconfitta ad opera degli Angeli e l’adorazione di personaggi presepiali, quali pastori, cacciatori e pescatori. Vi figura, inoltre, il personaggio comico di Razzullo, uno scrivano inviato in Palestina per il censimento della popolazione, popolano affetto da fame atavica e incapace di svolgere un lavoro stabile, cui si affianca Sarchiapone, un barbiere matto in fuga per aver commesso due omicidî. Questo spettacolo di successo, rappresentato anche allo Strehler di Milano, si è aggiudicato nel 2004 il prestigioso premio “Eti – gli Olimpici del Teatro” come migliore commedia musicale, anche grazie all’apporto delle belle scene di Lele Luzzati, che con la Cantata firmò uno dei suoi ultimi lavori.

 

Roberto Cristiano

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