Nascose il corpo del padre nel mobile, chiuse indagini Il 37enne è stato ritenuto capace di intendere e volere

È arrivato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per Alberto Adriano Italia, il 37enne accusato di avere ucciso il padre Gaetano (di 80 anni) e di avere provato a disfarsi del corpo nascondendolo dentro a un mobiletto di legno e abbandonandolo accanto a dei cassonetti. L’omicidio è avvenuto lo scorso 3 febbraio, al civico 15 di via Sardegna, una parallela del corso Indipendenza, nella zona di San Leone a Catania. Mentre il cadavere veniva trasportato fuori dal condominio, il mobiletto si sarebbe rotto lasciando intravedere il cadavere.

Il consulente del pubblico ministero Massimiliano Rossi, dopo avere eseguito le perizie, ha concluso per l’indagato una piena capacità di intendere e di volere che sarebbe stata intatta anche nel momento in cui è avvenuto il delitto. Dalla perizia è emerso che Italia sarebbe affetto da un «disturbo antisociale della personalità» che, però, non ha rilevanza a livello penale. Davanti al gip, durante l’interrogatorio di garanzia, Italia aveva dichiarato di soffrire di disturbi mentali e di essersi già rivolto, in passato, anche al centro di sanità mentale di Catania per delle cure. Chi lo conosce ne parla come di un uomo dalla «personalità violenta». Adesso, in attesa del rinvio a giudizio, Italia si trova nel carcere Pagliarelli di Palermo dove è stato trasferito dopo un periodo trascorso nella casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. 

Nel corso dell’interrogatorio, inoltre, Italia si era avvalso della facoltà di non rispondere e anche in questi mesi non ha mai raccontato nulla di quanto accaduto. Ad accusare l’indagato – difeso dall’avvocato Giuseppe Marletta – però, ci sarebbero state anche le dichiarazioni rese alla polizia dal fratello Carmelo Angelo che sarebbe stato testimone oculare dell’aggressione. Il figlio maggiore della vittima avrebbe raccontato di non essere intervenuto a difesa del padre perché impaurito dall’aggressività del fratello. Entrambi erano tornati da diversi anni a vivere in casa con i genitori. Nei confronti dell’indagato, in realtà, il gip di Catania su richiesta della procura aveva già emesso un precedente divieto di avvicinamento ai parenti. L’uomo, infatti, aveva un procedimento per maltrattamenti in famiglia

È in questo contesto che, stando a quanto ricostruito dal sostituto procuratore del tribunale di Catania sarebbe maturato il delitto scaturito al culmine dell’ennesima lite per futili motivi originati da incomprensioni di natura domestica. Il 37enne è accusato di avere ucciso l’anziano genitore «colpendolo ripetutamente al volto, al capo, agli arti superiori e inferiori, tanto a mani nude quanto con l’impiego di strumenti atti a offendere». Dopo, il 37enne avrebbe provato a liberarsi del cadavere. Avvolto in una coperta, il corpo senza vita sarebbe stato chiuso dentro a un mobile ad ante della camera da letto. Per evitare che si aprisse, l’uomo avrebbe inchiodato il mobile lateralmente e ai margini prima di trascinarlo fuori dall’abitazione. I chiodi, però, non hanno funzionato.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]