Ne fanno parte alcuni sindaci dell'isola. Abbiamo chiesto 'lumi' al presidente dell'anci sicilia, paolo amenta
Nasce oggi a Termini Imerese il movimento politico “Sicilia sì”
NE FANNO PARTE ALCUNI SINDACI DELL’ISOLA. ABBIAMO CHIESTO ‘LUMI’ AL PRESIDENTE DELL’ANCI SICILIA, PAOLO AMENTA
Il nuovo Movimento politico che nasce oggi a Termini Imerese si chiama “Sicilia Sì”. Dietro ci sono tante persone normali. Tra questi anche alcuni Sindaci dei Comuni siciliani.
Alla manifestazione partecipa anche il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni, piccolo centro in provincia di Siracusa.
Al presidente dell’Associazione che raggruppa i Comuni siciliani chiediamo ‘lumi’ sul convegno di oggi.
“Io – ci dice al telefono – sono venuto qui per ascoltare. So che ci al convegno di oggi partecipano tanti cittadini. Uomini e donne di buona volontà. E tanti amministratori comunali”.
Ma è vero che questo Movimento punta a unire tutti i Sindaci siciliani? Non vi fidate più della politica siciliana?
“Noi siamo qui per ascoltare. Su un punto, credo, oggi dovremmo essere tutti d’accordo: la politica deve ripartire dal basso. Cioè dai Comuni. Perché sono i Comuni che, per primi, raccolgono le istanze dei cittadini”.
Siete al corrente della manifestazione del prossimo 9 dicembre.
“Certamente. Noi guardiamo con interesse a tutti i Movimenti che nascono dal basso. E guardiamo con grande attenzione al Movimento dei Forconi”.
Sarete anche voi in piazza il 9 dicembre?
“Per ora stiamo valutando. Un altro fatto mi sembra certo: la politica siciliana, oggi, non dà risposte adeguate. Non sfugge agli osservatorio, ad esempio, la superficialità con la quale vengono approvare leggi importanti senza calcolare le conseguenze”.
Tipo?
“Mi riferisco, ad esempio, ai disagi enormi creati alla nostra società con l’abolizione degli organi elettivi delle Province. Disagi al mondo della scuola, disagi ai cittadini privati, in alcuni casi, di servizi essenziali. E disagi agli stessi dipendenti delle Province. Non si può legiferare così”.
La speranza è che questo movimento non sia espressione della vecchia politica. Sarebbe una delusione.