Mutuo da un miliardo: stanotte in Aula scontro Crocetta-Falcone

COMINCIANO A VENIRE FUORI I PRIMI RETROSCENA DELLA SEDUTA DI SALA D’ERCOLE CHE HA PORTATO ALL’APPROVAZIONE DI UNA CLAUDICANTE MANOVRA FINANZIARIA

Come abbiamo riferito in altra parte del giornale, stanotte, a Sala d’Ercole, è andato in scena un vivace battibecco tra l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, e l’assessore Nicolò Marino. Ma, a quanto pare, le cronache hanno registrato anche un scontro, piuttosto duro, tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è il parlamentare del Pdl-Forza Italia, Marco Falcone. Argomento: il mutuo da un miliardo di euro.
Com’è noto, il ‘desiderio malsano’ dell’accoppiata Crocetta-Bianchi è quello di far indebitare la Regione con un miliardo di euro che i siciliani dovrebbero pagare per i prossimi trent’anni. Ma l’Aula, stanotte, gli ha detto “no”. Non gliel’ha detto con un voto. C’è stata una discussione su che cosa mettere ai voti e cosa eliminare dalla ‘Finanziaria bis’ che il Governo ha presentato.

Un gran numero di parlamentari – di maggioranza e di opposizione – ha chiesto al Governo di togliere il mutuo. Crocetta in un primo momento ha ‘obbedito’. Dopo che l’Aula ha approvato quanto concordato con il Governo – e cioè il pacchetto sulle società partecipate – il governatore ha tentato un colpo di mano e ha riprovato a mettere in discussione il mutuo. Secca la replica di Falcone: “Te lo puoi scordare”.
Quando il governatore Crocetta ha capito che sarebbe stato sconfitto, ovvero che il mutuo non sarebbe mai stato approvato, ha iniziato a inveire contro Falcone. Che ha risposto per le rime.

La cosa che preoccupa si riassume in una domanda: il Governo regionale a chi ha promesso questi soldi? Il passaggio è importante. Perché su questa storia Crocetta e Bianchi hanno mentito e sono stati scorretti. Hanno mentito dicendo, in un primo momento, che questi soldi sarebbero dovuti servire per pagare i debiti delle Asp siciliane.
Tesi strana, perché le Aziende sanitarie provinciali operano sulla base di budget che, se sforati, creano grandi ‘casini’. Il Governo si è impegnato a portare in Commissione Bilancio e Finanze i nomi delle imprese che vanterebbero crediti con la Regione e che dovrebbero essere pagate. Ma in Commissione ha portato soltanto un elenco di Comuni siciliani i quali – di questo ipotetico miliardo di euro – intercetterebbero meno di 300 milioni di euro. E gli altri 700 milioni di chi dovrebbe ‘ammuccarseli’?
Scorrettamente – com’è, del resto nel loro ‘stile’ – Crocetta e Bianchi, senza aver prima chiarito a chi dovrebbero andare questi 700 milioni di euro – snobbando, di fatto, la Commissione Bilancio e Finanze – hanno riproposto il mutuo da un miliardo di euro direttamente in Aula, in ‘zona Cesarini’, cioè nelle battute finali della discussione sulla manovra finanziaria a Sala d’Ercole. Ma ieri sera l’operazione è sfumata. Una scorrettezza somma, soprattutto nei riguardi di tutti i componenti della Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars.

Sarebbe più che mai opportuno che la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars convochi il presidente Crocetta e l’assessore Bianchi per invitarli, per l’ennesima volta, a far conoscere i nomi di questi ipotetici ‘creditori’ che dovrebbero essere pagati con 700 milioni di euro dalla Regione. Per spiegargli, ancora una volta, che senza la liste delle ‘imprese’ il Governo si attaccherà al tram.
Il dubbio è che questi soldi potrebbero finire ai grandi gruppi economici nazionali che hanno inquinato la Sicilia. Un motivo in più per mettere questi ‘creditori’ in fila e di certo dopo le imprese siciliane. E pazienza se – almeno per questa volta – Crocetta sarà ‘costretto’ a non essere ‘ascaro’ e se l’assessore romano Bianchi non potrà finire di massacrare la Sicilia per conto dei poteri romani.


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