Musumeci a casa della Dc attacca il modello Draghi «Sconfitta politica. M5s? In Sicilia ormai li si evita»

«Se stiamo tutti insieme, allora a cosa servono 15 partiti?» A dirlo oggi è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel corso del convegno organizzato dalla Fondazione Dc a Saint-Vincent, in Valle d’Aosta. Il governatore si è espresso così in merito all’attuale situazione della politica nazionale, che vede all’esecutivo un’alleanza trasversale che mette insieme Forza Italia, Movimento 5 stelle, Pd e Lega. Quel modello Draghi ipotizzato, neanche troppo come provocazione, da Gianfranco Miccichè come possibile soluzione per la Sicilia in vista delle Regionali del prossimo anno. 

A dire no a questo scenario è però Musumeci. «Il governo Draghi è la consacrazione del fallimento della politica italiana, la sconfitta della geografia politica, un’anomalia – ha detto nel corso di una tavola rotonda organizzata dalla realtà democristiana – In una struttura democratica le forze politiche con sensibilità vicine si coalizzano e governano. In Italia invece abbiamo assistito a un centrodestra che arriva come un’ambulanza a soccorso di una maggioranza di centrosinistra che non era in grado di esprimere un governo». 

Musumeci ha anche commentato i recenti risultati delle Amministrative in giro per l’Italia, in attesa che il punto definitivo possa essere fatto anche in Sicilia, dove tra domani e dopodomani andranno verranno eletti i sindaci in dieci Comuni. «Il centrodestra non ha vinto ma non si può dire che abbia perso, perché non governava né a Milano né a Roma. Il M5s – ha aggiunto il presidente della Regione – è scomparso dalla mappa politica. In Sicilia governavano sei o sette comuni ne hanno confermato solo uno. Quindi se li conosci li eviti. Al centrodestra è mancata la capacità di offrire un progetto alternativo». Parlando di classe dirigente politica, Musumeci ha sottolineato che «non si inventa ma deve essere radicata nel territori».

Il governatore, su cui di recente si è espresso anche Totò Cuffaro, che in Sicilia si è posto l’obiettivo di riportare la Dc ai propri fasti, ha poi affermato di continuare a credere nel bipolarismo. «Io penso che un centro forte serva sia al centrodestra che al centrosinistra. Per 50 anni in Italia si è governato dal centro, oggi si governa sul centro. Il centro deve poter decidere di volta in volta se stare con i moderati della destra o con i moderati della sinistra».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]