Muos, Maria Lo Bello: “Ci opporremo con tutte le forze”

Il Muos è pericoloso per la Salute? La domanda è rivolta all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maria Lo Bello, che abbiamo incontrato ieri a Niscemi, dove si sono recati, oltre a lei, alcuni componenti della IV Commissione dell’Ars, per un incontro con i Comitati No Muos e i sindaci dell’area. Questa la sua risposta:

“Per quello che ne sappiamo, cioè quello che dice la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo,  non lo sarebbe, perché le onde elettromagnetiche non supererebbero i limiti stabiliti, ma ci rendiamo conto che questa risposta sarebbe valida  se fosse installato in un’area desertica,  non in un’ area in cui  incidono altri fattori inquinanti come le 41 antenne già esistenti (sempre della marina Usa, ndr). Per questo abbiamo chiesto un parere all’Istituto Superiore di Sanità. Ci opporremo con ogni forza al Muos, a costo di arrivare ad uno scontro con il Governo nazionale. Noi siamo davvero convinti che faccia male qui sta avvenendo qualcosa di terribile. Qualcuno ci ha accusato di una nuova forma di antiamericanismo ma non è così, c’è un nuovo sistema di sovranità popolare che vogliamo praticare e rispettare”.

Come si sta muovendo la Regione?
“Il governo regionale vive da pochissimo tempo, dal 5 dicembre e stiamo andando di fretta. Abbiamo incontrato le associazioni, abbiamo messo insieme la documentazione e questi sono atti che hanno bisogno di tempo. Appena insediato il governo regionale, ha prima di tutto cercato di capire cosa mancava al puzzle che sembrava assolutamente perfetto, e si è posto alcune domande. Innanzitutto sui rischi per la salute. Poi, ci siamo chiesti perché gli americani non lo hanno costruito a Sigonella, dove era originariamente previsto. Ci siamo anche chiesti quali siano  gli effetti delle 41 antenne già esistenti e abbiamo deciso di monitorarle. Abbiamo anche chiesto all’Enav se il Muos potrà interferire sui voli dell’aeroporto di Comiso. Gli atti sono stati compiuti e sono questi. Insieme ai nostri legali,  lunedi o martedì, troveremo il modi di“imporre”, una sospensione”.

Ma non l’avevate già imposta? Si era parlato di un atto formale..
“Abbiamo scritto agli americani di interrompere i loro lavori, ma non lo hanno fatto.  La nostra reazione è stata immediata, anche perché la notte dell’11 Gennaio (la notte degli scontri tra i manifestanti No Muos e la polizia) è stata fatta una forzatura. Questo ci è sembrato in polemica con le nostre buone intenzioni, è stato un atto che non andava in direzione di una collaborazione,  e comunque se dovesse venir fuori che fà male, non ci saranno Stati Uniti che tengano”.
Per quanto riguarda le ditte che espletano i lavori all’interno della base,  qualcuna sembra essere in odor di mafia…(Il riferimento alla ditta Piazza di Niscemi che si occupa del movimento terra all’interno della base, a cui è stato ritirato il certificato antimafia, ndr).
“Abbiamo richiesto alla prefettura tutte le informative “tipiche” (esecutive) di immediata applicazione e quelle “atipiche” che lasciano un’apertura ad una certa discrezionalità, che noi però non considereremo,  e anche per queste seconde varranno gli stessi criteri di immediatezza”.

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