Muos, la Cassazione conferma il sequestro Rigettato il ricorso del ministero della Difesa

Il Muos rimarrà sotto sequestro. A stabilirlo è stata la Cassazione, che ha rigettato il ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato, per conto del ministero della Difesa, contro la decisione del gip di Caltagirone che, a inizio aprile 2015, accettò la richiesta della Procura di apporre i sigilli all’impianto satellitare di Niscemi. All’epoca, il capo della procura calatina Giuseppe Verzera sottolineò che la richiesta arrivava come naturale conseguenza della sentenza con cui il Tar aveva ritirato le autorizzazioni alla marina militare statunitense, dichiarandolo di fatto abusivo. 

Oggi, la Cassazione confermando la validità del sequestro, di fatto ribadisce una volta di più il pronunciamento del Tar. Anche se va ricordato che in ballo c’è ancora il ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato al Cga, contro questa stessa sentenza. Il consiglio di giustizia amministrativa a novembre ha emesso una sentenza non definitiva, con la quale ha accolto parzialmente le motivazioni dell’Avvocatura, sottolineando la necessità di effettuare delle misurazioni elettromagnetiche del Muos. L’intento è quello di verificare l’effettiva pericolosità per la salute dell’uomo. 

Questa verifica, tuttavia, pur essendo stata programmata per il 13 gennaio, non è stata effettuata per l’insorgere di una serie di criticità – tra i quali la mancata possibilità di prendere adeguate misure precauzionali – che ha portato gli esperti nominati dal Cga ad annunciare che la relazione si baserà soltanto sui dati progettuali dell’impianto e non più su misurazioni sul campo.   


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo