«Le gru stanno alzando i basculanti della terza parabola. Forse finiscono tra oggi e domani. No Muos, accorrete!». Ricominciano a pieno ritmo le operazioni per ultimare l'impianto satellitare di Niscemi. Lo hanno annunciato i militanti su Facebook nel primo pomeriggio, documentando l'avanzamento con foto e video, e invitando i membri dei comitati regionali a raggiungere contrada Ulmo. In attesa di decidere come agire nelle prossime ore. Guarda il video
Muos, al cantiere Usa riprendono i lavori L’appello degli attivisti: «Tutti al presidio»
«I lavori all’interno del cantiere Muos sono ripresi, le gru stanno alzando i basculanti della terza parabola. Forse finiscono tra oggi e domani. No Muos, accorrete!». Lo hanno annunciato su Facebook nel pomeriggio di oggi gli attivisti che da mesi si battono contro la costruzione dell’impianto satellitare Usa in contrada Ulmo, a Niscemi. Che già sabato scorso erano convinti che le operazioni di innalzamento delle parabole sarebbero riprese a breve, tra oggi e domani. A far serpeggiare il sospetto tra i manifestanti, gli episodi degli ultimi giorni: per due volte nel fine settimana, le forze dell’ordine, insieme a mezzi mandati dal comune niscemese, sono intervenute per rimuovere le barricate costruite dai manifestanti per impedire il passaggio dei camion diretti verso il cantiere statunitense. Scontri in cui si sono generati anche momenti di forte tensione tra le due parti.
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A documentare la ripresa dei lavori, un video girato dagli attiviti attraverso la rete che delimita il perimetro della base. Le immagini mostrano operai all’opera e gru in movimento vicino alle torrette su cui dovranno essere innalzate le parabole del Muos. «Stanno finendo di montare l’ultimo basculante e posizionando i ganci sulle parabole. Stasera, o al massimo domani le isseranno», racconta Fabio D’Alessandro del comitato. E, mentre alcuni manifestanti stanno presidiando la situazione al cantiere, per monitorare l’avanzamento della costruzione, intorno alle 13 il team legale ha depositato la diffida alla continuazione dei lavori per mancanza delle certificazioni ambientali. Nel frattempo, il movimento sta chiamano a raccolta i No Muos da tutta la regione, invitando chiunque possa a raggiungere urgentemente chi è già presente al presidio permanente. «Venite da Palermo, da Catania, da ovunque», scrivono su Facebook. «Stiamo facendo una chiamata regionale per fare il conto della forze che abbiamo e vedere come possiamo calibrarle – anticipa D’Alessandro – Per adesso stiamo valutando cosa fare nelle prossime ore». Di certo, però, gli attivisti non hanno intenzione di restare con le mani in mano.
[Video di coleman silkk . Foto di Ale Sandra per No Muos su Facebook]