L'amministrazione ha emesso una delibera che inasprisce controlli e sanzioni contenuti nella bozza di regolamento sulla vita notturna a Palermo. Il sindaco Leoluca Orlando chiede al consiglio di accelerare i tempi, altrimenti si farà un'altra ordinanza
Movida, severo giro di vite e lotta agli schiamazzi Dopo due sanzioni, attività chiusa per cinque giorni
L’emendamento sulla movida c’è, anche se non è ancora operativo. Il Consiglio comunale di Palermo ha tempo fino ai primi di marzo per inserirlo, con le eventuali modifiche, all’interno del cosiddetto Regolamento sullo sviluppo sostenibile ai fini della convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private pubbliche e demaniali. Dopodiché il sindaco Leoluca Orlando, inondato da centinaia di lettere inferocite dei residenti delle zone più calde dell’intrattenimento notturno, procederà con un’ordinanza che ha il sapore della beffa per Sala delle Lapidi. Già nel 2013 l’amministrazione comunale dovette ricorrere a un provvedimento simile – poi bocciato dal Tar quando l’estate era ormai agli sgoccioli, come pure l’anno scorso – con una bozza di regolamento inviata ai consiglieri e condivisa dalle associazioni di categoria ma che non ha mai visto la luce.
Sul mancato via libera in questi giorni c’è stata un po’ di maretta tra il primo cittadino e il Consiglio. Orlando ha inviato una nota molto dura all’aula avvertendo che, in mancanza di un formale regolamento, sarebbe stato costretto ancora una volta a emettere un’ordinanza. I consiglieri a loro volta hanno richiamato il sindaco alla necessità di approvare l’emendamento, che le commissioni addette non hanno ancora potuto visionare. Oggi l’emendamento è arrivato e piazza Pretoria ha deciso di mostrare la faccia cattiva e imprimere un severo giro di vite all’intrattenimento notturno: inasprite le sanzioni per gli esercenti, multe per i clienti, stretta sulla musica all’esterno dei locali, maggiori obblighi per il rispetto dei parametri contro l’inquinamento acustico. Nella delibera approvata dalla giunta si fa riferimento innanzitutto al divieto «di arrecare danni all’igiene e alla sicurezza urbana con l’abbandono dei rifiuti, gli schiamazzi, le grida, gli imbrattamenti». Con un riferimento persino all’urina e alle deiezioni corporali su muri e monumenti. Dalle 24 alle 7 è vietato non solo vendere ma anche consumare alcolici in vetro e lattina, con l’obbligo dei contenitori di plastica.
Gli orari rimangono quelli del regolamento dell’anno scorso: dalla domenica al giovedì stop alla musica a mezzanotte, mentre dall’1 giugno al 30 settembre il venerdì, il sabato e i prefestivi l’orario è prolungato fino all’una. Dalle 24 sarà vietata la diffusione sonora esterna, gli esercenti dovranno osservare tutte le predisposizioni previste dalla legge in materia di inquinamento acustico e saranno vietati tutti gli impianti di amplificazione dopo gli orari prescritti. «Questa modifica – si legge nella nota dell’amministrazione – introduce il divieto di far musica amplificata. Potrà essere ascoltata musica in esecuzione acustica».
Non finisce qui: «A partire dalla seconda sanzione nell’arco di un anno, in aggiunta alla contravvenzione si aggiunge la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per cinque giorni». Bisognerà ora attendere la reazione dei commercianti e capire come il Consiglio accoglierà le nuove disposizioni, che potrebbero scattare già con la prossima ordinanza in attesa del definitivo via libera. «Queste modifiche aumentano la conciliabilità tra i valori della vivibilità, sicurezza dei cittadini e le ragioni di chi fa impresa nell’intrattenimento serale». È quanto affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore comunale alle Attività Produttive Giovanna Marano commentando il provvedimento.