Movida, imprenditori chiedono un regolamento definitivo Zappulla: «Così è impossibile programmare»

Modifiche e deroghe continue che rendono complicato il lavoro degli imprenditori che si occupano di intrattenimento e che chiedono da tempo  un regolamento chiaro e definitivo al quale fare riferimento per programmare il proprio lavoro. Su questo punto è dura la posizione di Tiziana Zappulla, presidente ad interim dell’unione Pubblici esercizi di Confcommercio Palermo. «Un imprenditore ha bisogno di programmare la stagione – spiega -, fissando le date agli artisti che sceglie e, pertanto, non può permettersi di subire continue variazioni e deroghe a ordinanze che influenzano e incidono pesantemente sul suo lavoro. La stagione estiva è fondamentale per la sopravvivenza di numerose imprese di intrattenimento. Da troppo tempo, ormai, chiediamo un regolamento definitivo, al quale attenerci – continua la Zappulla – per una convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private , pubbliche e demaniali, tenendo conto della necessità alla classificazione in zone dell’impatto acustico, come in ogni parte della nazione, in modo da differenziare le attività site in ambienti costieri e industriali da quelli del centro storico e delle zone residenziali. Chi è fuori dalle regole è indubbio che vada sanzionato, ma diventa molto difficile seguire le regole se queste variano continuamente».

Il problema sta tutto nel fatto che Palermo è ancora in attesa di una «regolamentazione ordinaria della materia» che, come si legge anche nell’ultima ordinanza sindacale del 26 giugno è «lo strumento ordinario e più adeguato al corretto contemperamento dei vari e confliggenti interessi in gioco» non è mai stato approvato. Quello che è stato approvato, un anno fa, è uno schema di regolamento sullo sviluppo sostenibile ai fini della convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private, pubbliche e demaniali, emendato con deliberazione dalla Giunta comunale e sottoposto all’approvazione del consiglio comunale perchè erano ritenute necessarie «nuove e più stringenti misure rispetto a quelle già individuate». Quella delibera di giunta, la n. 26 del 26 febbraio 2015, è stata revocata e ulteriormente emendato il testo del regolamento da sottoporre all’approvazione consiglio «al fine di assumere nuove e più stringenti misure sanzionatorie rispetto a quelle già individuate».

 «Il regolamento definitivo, che il Consiglio Comunale ancora non ha esitato – conclude Tiziana Zappulla -, è quello che aspettano sia i residenti che gli operatori di un settore che è molto importante per la nostra economia. Confcommercio ha dato la propria collaborazione all’Amministrazione Comunale, con indicazioni e suggerimenti per approntare l’agognato regolamento. L’auspicio è che non si perda altro tempo». 

Dello stesso avviso è Andrea Perìa, rappresentante Agis-Anec aderente a Confcommercio secondo cui «Il regolamento coniugherebbe non solo le esigenze imprenditoriali ma anche quelle dei residenti. Per quanto riguarda la categoria che rappresento – dice –  i concerti e le manifestazioni teatrali in genere, esulano da questa Ordinanza, come adesso ben specificato nella deroga emessa dal Sindaco Orlando. Queste attività, infatti, sono già regolamentate dalla Commissione di Vigilanza di Pubblico Spettacolo Comunale o Prefettizia, che viene chiamata ad esprimere un parere obbligatorio sull’agibilità, appunto di pubblico spettacolo, a seguito di un accurato controllo da parte di componenti esperti, incluso l’esperto in acustica. Ottenuto il parere favorevole, il Questore rilascia la Licenza, secondo gli articoli 68 e 80 del Testo Unico ancora vigente». 


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«Un imprenditore ha bisogno di programmare la stagione - spiega la presidente dell'unione Pubblici esercizi di Confcommercio -, fissando le date agli artisti che sceglie e, pertanto, non può permettersi di subire continue variazioni e deroghe a ordinanze che influenzano e incidono pesantemente sul suo lavoro». Palermo è ancora sprovvista di una regolamento definitivo, nonostante sia "lo strumento ordinario e più adeguato al corretto contemperamento dei vari e confliggenti interessi in gioco"

«Un imprenditore ha bisogno di programmare la stagione - spiega la presidente dell'unione Pubblici esercizi di Confcommercio -, fissando le date agli artisti che sceglie e, pertanto, non può permettersi di subire continue variazioni e deroghe a ordinanze che influenzano e incidono pesantemente sul suo lavoro». Palermo è ancora sprovvista di una regolamento definitivo, nonostante sia "lo strumento ordinario e più adeguato al corretto contemperamento dei vari e confliggenti interessi in gioco"

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