Non ha ancora trovato una soluzione la vicenda che riguarda i due candidati sindaco del Comune del Catanese. Da una parte i sostenitori di Danilo Festa, consigliere comunale uscente, ex segretario della sezione. Dall'altra quelli di Daniele Capuana, ex Mpa, tornato al Partito di Renzi. La riunione dell'esecutivo provinciale, allargata ai deputati nazionali, non ha raggiunto l'accordo. Da qui la possibile scelta di ritirare il simbolo del partito dalla disputa
Motta S. Anastasia, continua lo stallo nel Pd Capuana o Festa? Si valuta l’astensione
Tra i due litiganti, nessuno vince. Sembrerebbe concludersi con un nulla di fatto la vicenda tutta interna al Partito democratico che ha per protagonisti Daniele Capuana e Danilo Festa, entrambi candidati sindaco alle elezioni amministrative che si terranno il prossimo 25 maggio a Motta Sant’Anastasia. Festa, ex segretario della sezione locale del Pd, ha ottenuto il voto del circolo di appartenenza. Ma i vertici provinciali del partito hanno nominato «un presentatore della lista», Paolo Mangione, per scegliere quale dei due aspiranti primo cittadino collegare alla compagine politica. La decisione sarebbe dovuta arrivare l’altro ieri, martedì, ma durante la riunione dell’esecutivo provinciale allargata ai deputati nazionali non si è giunti a una soluzione. Da qui la possibile scelta di ritirare il simbolo del partito dalla disputa.
L’astensione del Pd dalla competizione elettorale sarebbe una «mezza sconfitta, mezza vittoria», afferma Domenico Grasso, membro della direzione provinciale e coordinatore dellarea Civati. «Non ci sono motivi per cui la sezione di Motta sia stata di fatto commissariata». Bocche cucite dallo staff del segretario provinciale del partito Enzo Napoli, il quale dovrebbe esprimersi «nei prossimi giorni». Ma con l’incombere della festività del 25 aprile, la data di scadenza delle liste – fissata per lunedì – si avvicina pericolosamente senza che la questione trovi una soluzione che non sia quella del mancato pronunciamento.
Durante l’incontro dello scorso martedì sarebbe emersa una profonda spaccatura tra le diverse anime del partito. Da una parte i civatiani vicini a Festa, dall’altra l’area Renzi che già sostiene pubblicamente – con una lista di candidati al consiglio comunale – Capuana. Quest’ultimo, inoltre, conta sull’appoggio del sindaco catanese Enzo Bianco, a cui si oppone il grande escluso dalle mancate primarie etnee, Giuseppe Berretta. Un gioco di forza, quello locale, che ha impensierito non poco gli onorevoli del Pd d’oltre Stretto, preoccupati dalla piega anomala che gli eventi hanno preso e che avrebbero dunque fatto pressioni per non scontentare nessuno, lasciando il partito libero da qualsiasi vincolo.
[Foto di Giusy Di Prima – Rete Comuni italiani]