A Motta Sant’Anastasia (in provincia di Catania) tre uomini di nazionalità cinese – rispettivamente di 50, 37 e 32 anni – sono stati arrestati perché ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Le indagini sono partite dall’osservazione del 50enne che si trovava già ai domiciliari con il braccialetto elettronico, perché stava scontando una […]
Motta Sant’Anastasia, la casa trasformata in market di metanfetamine: tre arresti
A Motta Sant’Anastasia (in provincia di Catania) tre uomini di nazionalità cinese – rispettivamente di 50, 37 e 32 anni – sono stati arrestati perché ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Le indagini sono partite dall’osservazione del 50enne che si trovava già ai domiciliari con il braccialetto elettronico, perché stava scontando una pena per maltrattamenti in famiglia e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Proprio mentre si trovava detenuto all’interno della sua abitazione, il 50enne avrebbe avviato un florido traffico di sostanze psicotrope.
Cinturato l’edificio, è scattato il blitz dei carabinieri nella casa che si trova nel centro di Motta Sant’Anastasia. Sin dall’ingresso nell’appartamento del 50enne, i militari sono stati colpiti dal forte odore acre tipico della marijuana. Ancora, a insospettire ulteriormente i carabinieri, il fatto che al momento dell’accesso, il cittadino cinese, anziché essere da solo in casa – come prescritto dal provvedimento – si trovava in compagnia di altri due connazionali, un 32enne e un 37enne, di cui non sarebbe stato in grado di spiegare la presenza.
Registrate le incongruenze, si è proceduto alla perquisizione durante la quale il 50enne non ha nascosto segni di nervosismo. Durante le ricerche, sono state recuperate due confezioni di metanfetamina shaboo, una potente droga sintetica, ciascuna del peso complessivo di oltre 200 grammi, insieme a materiale da confezionamento come bustine in plastica trasparenti, contenute all’interno del vaso di una pianta che adornava il tavolo della cucina.
Inoltre, occultato in un vano di derivazione per tubi dei termosifoni, posto in un corridoio, i militari hanno scovato una ulteriore confezione, anche questa contenente oltre 200 grammi di shaboo, alcuni spinelli, svariate banconote per un valore complessivo di circa 250 euro e un taccuino con nominativi e cifre, tutto scritto in cinese, palesemente riconducibile alla contabilità dell’attività di spaccio. Proseguendo con la perquisizione, all’interno della camera da letto, sul davanzale della finestra, i militari hanno rinvenuto una bustina contenente diversi grammi di marijuana, insieme ad altro materiale per il confezionamento delle singole dosi.
Tutta la sostanza stupefacente, ovvero il quasi mezzo chilo di shaboo e la marijuana, come anche il denaro contante e il taccuino riportante con cura i conti sono stati sequestrati. I tre cittadini cinesi sono stati tutti arrestati: il 50enne è stato portato nel carcere catanese di piazza Lanza, gli altri due sono finiti agli arresti domiciliari.
Lo shaboo è una droga sintetica appartenente alla famiglia delle metanfetamine, che viene consumata principalmente fumandola. Si presenta con un aspetto di cristallo, priva di odore, ed è considerata dieci volte più potente della cocaina, con effetti più lunghi a decisamente più devastanti per chi la assume. Si tratta in particolare di una sostanza consumata e prodotta in Asia, soprattutto in Thailandia e nelle Filippine, ma che negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia, a causa dei prezzi molto più contenuti e competitivi rispetto alla cocaina.