«Mia figlia era una persona discreta, mai scaduta in eccessi, la compostezza era una delle sue caratteristiche peculiari. Forse, adesso, lassù è ancora più perfetta». Sono le parole di Santina Sciuto, madre di Ornella Condorelli, la 24enne studentessa di Medicina dell’università di Catania morta lo scorso luglio in seguito a un incidente sulla autostrada A18. L’udienza preliminare del processo si è svolta ieri: l’imputato è S. T., un 27enne di Biancavilla accusato dalla procura di Catania di omicidio stradale. «È la prima volta che a Catania si affronta un dibattimento per questo reato – sottolinea la madre a MeridioNews – L’incoscienza, la spavalderia di mettersi alla guida ubriachi mi hanno tolto mia figlia per sempre. Spero che la giustizia faccia il suo corso».
L’imputato, secondo la famiglia di Ornella, si sarebbe messo alla guida in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico del triplo più alto rispetto al massimo consentito dalla normativa. Lo scontro tra la Mercedes classe A e la Alfa Romeo 147 è avvenuto il 24 luglio 2016, tra le uscite di Giarre e Acireale della Catania-Messina, in direzione del capoluogo etneo. Sulla Mercedes assieme a Ornella c’erano la sua sorella gemella, rimasta lievemente ferita, e altri due ragazzi, medicati dal personale del 118. Sulla Alfa Romeo che avrebbe provocato lo scontro, invece, c’erano il 27enne di Biancavilla e un altro giovane. «Secondo l’alcol test, il ragazzo si è messo al volante sapendo di non essere nelle condizioni adatte – prosegue Sciuto – Lo sapeva, ne era cosciente».
Durante l’udienza di ieri erano presenti in aula i familiari, i colleghi e gli amici di Ornella. Il legale della famiglia, l’avvocato Salvatore Runza, spiega: «Quella di ieri è stata un’udienza preliminare, nel corso della quale hanno fatto richiesta di costituzione di parte civile: la famiglia, la sorella gemella Barbara nonché alcune onlus». La difesa dell’imputato avrebbe «eccepito genericamente una presunta serie di vizi. Si tratta di una procedura normale in questa fase: il giudice si pronuncerà presto su queste questioni preliminari», conclude Runza.
«Non amiamo la spettacolarità. Nonostante ciò, abbiamo avuto la fortuna di ricevere un enorme sostegno», racconta la madre di Ornella. È di alcuni mesi fa la notizia di una lastra commemorativa delle vittime della strada, nel parco Cristallo di Tremestieri etneo, su cui è stato aggiunto il nome della 24enne catanese. Un gesto apprezzato dai familiari della vittima. «Ferdinando Smecca, presidente del Consiglio comunale di Tremestieri, ha sempre avuto tantissima stima nei confronti della mia famiglia e per questo lo ringrazio tantissimo». Sono inoltre previste delle campagne di sensibilizzazione volte a educare gli studenti delle scuole alla prevenzione degli incidenti stradali.
«Ci proponiamo di portare avanti, anche grazie al sostegno dei miei figli promotori della campagna #Ioguidoebasta, un forte messaggio di cambiamento. Vedo tante scorrettezze negli adulti, ognuno pensa esclusivamente a sé – conclude la madre di Ornella – Se anche solo uno di questi ragazzi sarà colpito dal nostro messaggio, allora il nostro lavoro starà proseguendo verso la strada giusta». La prossima udienza preliminare è prevista per giovedì 4 maggio alle 9.30 al tribunale di Catania.
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