Sono stati diffuse le ultime informazioni statistiche sulle conseguenze dei contagi nell'isola. Il periodo fotografato è quello che va dal 29 ottobre al 28 novembre. Nell'ultima settimana, intanto, sono aumentati i focolai e i casi non tracciati
Mortalità Covid, non vaccinati rischiano otto volte di più Gli ultimi dati sulla situazione epidemiologica in Sicilia
Oltre 23 morti ogni 100mila abitanti. È il tasso di mortalità tra i non vaccinati registrato in Sicilia tra il 29 ottobre e il 28 novembre. Il dato arriva dal comitato tecnico-scientifico che collabora con la Regione Siciliana. Spostando lo sguardo ai decessi tra i vaccinati, nello stesso periodo, il dato scende a 1,6 tra chi ha ricevuto la terza dose e 3,1 per coloro che hanno avuto due somministrazioni. Le differenze si riflettono anche sul tasso dei ricoveri: tra i non vaccinati è di 118,1 ogni 100mila abitanti, mentre tra la popolazione vaccinata oscilla tra il 9,4 e il 20,5. Guardando soltanto alle terapie intensive, si passa tra i 16,5 ogni 100mila abitanti tra i vaccinati mentre il rischio per chi ha ricevuto le dosi scende tra lo 0,8 e l’1,4 ogni 100mila.
Il quadro epidemiologico in Sicilia vede avvicinarsi la soglia critica di 250 contagi ogni 100mila abitanti. I focolai, nella settimana tra il 20 e il 26 dicembre, sono saliti a 3649; mentre i nuovi casi non associati a catene di trasmissione già note è salito da 3151 a 5477. Un dato, quest’ultimo, che ha riportato l’attenzione sulla necessità di rafforzare la capacità di tracciamento.
«Alla luce di queste premesse una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età – si legge in una nota – il completamento dei cicli di vaccinazione e il ricorso alla terza dose che consente il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti. In funzione di tali dati l’assessorato regionale alla Salute ha ritenuto necessario accelerare i tempi per raggiungere tutte le persone ancora non vaccinate e per incrementare la somministrazione della terza dose da effettuarsi nei tempi raccomandati dalle disposizioni di legge in vigore (dal 10 gennaio dopo 4 mesi dall’ultima somministrazione)».