Morgantina rivive tra miti e percorso culinario Gli abitanti di Aidone attori, sarti e scenografi

Torna a rivivere l’antica polis di Morgantina. Saranno circa duecento i residenti-attori di Aidone, la città dell’Ennese erede del sito archeologico, che interpreteranno i loro antenati in un viaggio nel tempo alla scoperta di scene di vita quotidiana e storie mitologiche negli spazi dell’agorà (la piazza), del macellum (il mercato), del teatro (luogo delle rappresentazioni sceniche) e dell’ekklesterion (sede dell’assemblea dei cittadini). Per il pubblico sarà l’occasione di rievocare il passato attraverso brani classici, riti, frammenti di quotidianità e miti locali.

Un’iniziativa fortemente voluta dall’associazione di volontariato Archeoclub Aidone-Morgantina, con il patrocinio del Comune di Aidone, che mira a valorizzare e promuovere il patrimonio storico e culturale della Sicilia centrale. Il tema conduttore della undicesima edizione riguarderà il Caos, personificazione dello stato primordiale del nulla, e i miti del giorno e della notte. «Questa alternanza di luce e buio – racconta Alessandra Mirabella, la presidente dell’Archeoclub – è un chiaro riferimento al ciclo di vita e morte. Se il giorno allude alla rinascita, la notte, al contrario, è un omaggio al mondo dell’oltretomba e ad Ade, la cui testa, ritrovata proprio qui, rientrerà molto probabilmente ad ottobre».

La rappresentazione si terrà il 6 e 7 agosto a partire dalle 18.30 all’agorà. «I visitatori – spiega Calogero Matina, regista e autore dei testi – verranno accompagnati dal poeta Esiodo, autore della Teogonia, nel baratro infernale dove incontreranno il traghettatore di anime Caronte, e subito dopo entreranno nel cerchio del Caos. Qui gli attori, sovrapponendo le loro voci, genereranno la confusione tra gli ascoltatori». Riproduzioni mitologiche si contrapporranno a vari momenti di vita quotidiana che animeranno il macellum, mercato brulicante di venditori e acquirenti, in cui sarà riproposto un percorso culinario di pietanze dell’antichità. «Quest’anno – sottolinea Mirabella – abbiamo pensato di coinvolgere i ristoratori locali. Gli è stato chiesto di preparare cibi che possano essere riconducibili non solo al mondo classico, ma ai nostri luoghi per far conoscere i tipici prodotti gastronomici».

Nelle tappe successive gli spettatori si sposteranno nell’ekklesterion e nel teatro dove potranno assistere ai miti di Amore e Psiche, Pigmalione, e ai dialoghi della morte. «Inizialmente l’evento è stato pensato come una ricostruzione della vita cittadina del passato – continua il promotore – nel corso degli anni si è arricchito dell’elemento drammaturgico con l’inserimento di testi letterari del periodo greco e romano». Giovani, adulti e anziani talentuosi si cimentano nella recitazione dei brani classici, all’interno di un laboratorio teatrale, promosso dalla stessa associazione. «Con il supporto dell’Archeoclub – racconta Carmen Di Grazia, 33enne guida turistica –abbiamo fondato una compagnia teatrale che coinvolge gran parte degli aidonesi. Siamo dilettanti ma il risultato finale è sorprendente. E si sono aggiunti anche tanti ragazzi di Enna e Piazza Armerina». Le fa eco Filippo Giustra, ingegnere di 52 anni, che posticipa i suoi impegni lavorativi, pur di partecipare alle prove. «Lo faccio con passione – dice – perché voglio dare il mio contributo a un’iniziativa che ritengo importante per far conoscere al resto del mondo Aidone e Morgantina, una delle più belle polis greche». 

«Sono riuscita – interviene Valentina Fallea, studentessa liceale – ad approfondire la mia conoscenza storica». Stesso entusiasmo nelle parole di Angelo Drago, pensionato di 65 anni. «Nonostante la mia età – spiega – sono molto emozionato. Penso, però, che l’evento meriti più attenzione da parte delle istituzioni. Il sito archeologico è uno dei più importanti al mondo, ma visitato da pochi per mancanza di collegamenti stradali». Anche un giovane originario di Lagos, città della Nigeria, ma che vive da alcuni anni ad Aidone, si sente parte attiva del progetto. «Sto imparando nuove tradizioni in una terra che sento anche mia», confessa Rasheed Olayiwol. Attivi anche i laboratori di sartoria e scenografia. 

Giunti al crepuscolo, i fuochi dei bracieri e delle fiaccole illumineranno la cavea del teatro in cui gli attori si esibiranno in danze e canti, ridando forma, colori, musica e profumi all’antica Morgantina. «In questo modo – conclude Di Grazia – l’intera città di Aidone sarà coinvolta nella riappropriazione delle proprie radici».

Concetta Purrazza

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