Il gip Marco Gaeta ha accolto la richiesta dei legali dell'indagato. Saputa della possibile nomina a consulente per i trasporti marittimi di Giuseppe Prestigiacomo, si sarebbe attivato per bloccare la proposta fatta dal deputato Ncd Alongi. Imposta intanto la sospensione dall'incarico per l'armatore
Morace, revocati i domiciliari a Giuseppe Montalto Dal segretario di Pistorio pressioni sui Cinquestelle
Giuseppe Montalto esce dai domiciliari. Per il gip che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito dell’inchiesta Mare Monstrum sul presunto giro di corruzione messo in atto dalla famiglia di armatori trapanesi per favorire le proprie società attive nel settore dei trasporti marittimi, il segretario particolare dell’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pistorio, non corre il rischio di reiterare il reato né di inquinamento delle prove dopo che ha rassegnato le proprie dimissioni.
Secondo la procura di Palermo, Montalto – per andare incontro alle richieste di Ettore Morace in merito alla possibile sgradita nomina a consulente di Giuseppe Prestigiacomo – si sarebbe mosso per ostacolare la richiesta avanzata dal deputato del Nuovo centrodestra Pietro Alongi. È in questa ottica che andrebbe inteso il dialogo intercettato dagli inquirenti con il deputato regionale Sergio Tancredi, a cui Montalo chiede di attivarsi con i colleghi presenti nella commissione Ars deputata a discutere la nomina. Votazione che non avviene mai, secondo il gip, perché nel frattempo Alongi, fiutato il clima e in seguito all’intervento della senatrice Ncd Simona Vicari – anche lei indagata e dimessasi dalla carica di sottosegretario ai Trasporti -, decide di ritirare la proposta. «Non vorrei che ci mettano un papa nero», dice Montalto a Tancredi a ottobre 2016.
Il gip Marco Gaeta ha inoltre imposto a Morace la misura della sospensione dal proprio incarico, nonostante l’armatore abbia annunciato le dimissioni, in quanto la decisione dell’imprenditore non era stata ancora protocollata al momento dell’istanza di revoca dei domiciliari e dunque non era efficace. Ad aver fatto richiesta di uscire dai domiciliari è pure il deputato Girolamo Fazio, accusato di aver favorito i Morace all’interno dei palazzi regionali ottenendo in cambio una serie di benefit. Per Fazio la revoca dei domiciliari sarebbe fondamentale per proseguire la campagna elettorale per le amministrative di Trapani, dove l’ex esponente di Forza Italia corre per la carica di sindaco. A decidere, nel suo caso, sarà il tribunale di Trapani.
L’inchiesta Mare Monstrum tira in ballo anche Rosario Crocetta. Il governatore, per sua ammissione, ha ricevuto un invito a comparire davanti ai magistrati, dopo che nell’indagine sono emersi alcuni presunti favori – tra cui un contributo economico al movimento politico Riparte Sicilia – da parte di Morace.