Nuovo atto dell'inchiesta che vede al centro l'ex paladino dell'antimafia e capo di Confindustria in Sicilia, già condannato in primo grado a 14 anni per avere messo su una rete di spionaggio dedita alla corruzione. Anche in questo non mancano i nomi illustri
Montante, si chiude filone sulla campagna elettorale Indagati Crocetta e assessori. Coinvolti i vertici Dia
Si chiude il terzo filone dell’inchiesta su Antonello Montante. La notifica dell’avviso di chiusura delle indagini è stato notificato a 13 persone. Non mancano i nomi illustri a partire dall’ex governatore Rosario Crocetta, che secondo i magistrati sarebbe stato a disposizione dell’ex numero uno di Sicindustria in cambio del sostegno economico alla campagna elettorale. Per la procura di Caltanissetta, l’ex governatore avrebbe asservito gli interessi di Montante e delle persone a lui legate.
Un rapporto strettissimo che si manifestò anche attraverso la nomina di assessori indicati dallo stesso ex paladino dell’Antimafia, già condannato a 14 anni per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla creazione di un sistema dedito al dossieraggio. Tra gli altri indagati ci sono anche le ex assessore Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, ma anche l’ex commissaria di Irsap Maria Grazia Brandara.
Avviso di conclusione indagini anche per gli imprenditori Giuseppe Catanzaro – il padrone della discarica di Siculiana -, Rosario Amarù e Carmelo Turco, tutti con ruoli di primo piano nella Confindustria siciliana dell’epoca Montante e accusati di avere contribuito alla campagna elettorale di Crocetta.
Le entrature di Montante, come già visto nel corso del processo che è arrivato a sentenza di primo grado, avrebbero riguardato però anche esponenti delle forze dell’ordine come il vicequestore Vincenzo Savastano e i vertici della Direzione investigativa antimafia Arturo De Felice (direttore dal 2012 al 2014) e Giuseppe D’Agata, che dal 2010 al 2014 guidò il centro di Palermo. In questo filone compare tra gli indagati anche l’ex capo della security di Confindustria Diego Di Simone Perricone.