Uno scrigno incastonato nei Nebrodi, dove Federico II d'Aragona scrisse le più antiche norme elettorali europee. Il piccolo Comune del Messinese è in corsa per il titolo Borgo dei borghi. Le votazioni online sono aperte fino al 22 marzo. A sostenerlo anche l'Anci Sicilia
Montalbano Elicona sfida i borghi più belli d’Italia Storia, natura e cucina. In finale al programma Rai
Nel deserto siciliano di Gettonopoli, delle autostrade disastrate, dei treni che scompaiono, della depressione cronica, della migrazione coatta e dell’immigrazione di massa, alle volte, spuntano anche delle rose. È il caso di Montalbano Elicona, paesino di quasi 2.500 anime, che si staglia a 920 metri di altezza sul livello del mare, nel cuore dei Nebrodi. Un gioiello di origine medievale che il prossimo 5 aprile, in prima serata, nel corso del programma Alle Falde del Kilimangiaro, in onda su Rai3, competerà per il titolo di Borgo dei Borghi.
A decretare il borgo più bello d’Italia sarà il pubblico da casa, collegandosi al sito internet kilimangiaro.rai.it. Da qui, attraverso la creazione di username e password, sarà possibile indicare la propria preferenza. La votazione online è gratuita. Venti i borghi in lizza. Il concorso nazionale si concluderà il prossimo 22 marzo. Fino a quella data, sarà possibile, per ogni cittadino, esprimere il proprio voto, non più di una volta ogni 24 ore, fino al termine della sfida.
Natura e avventura sono, secondo il sindaco, Filippo Taranto, gli ingredienti essenziali del successo di Montalbano Elicona. Un borgo «simil addormentato», lontano da ogni moderna contaminazione, in cui è possibile visitare le contrade di Argimusco, portella Mattinata, portella Zilla e le rocce di Losi. «Un cammino segnato da culti e credenze che si perdono nella notte dei tempi».
Ma il centro ricadente nella provincia di Messina è anche storia, grazie «all’amata reggia di Federico II d’Aragona, che nella mitezza del suo clima trovò l’ambiente ideale per portare a termine la stesura delle norme per le elezioni delle cariche amministrative nella città di Palermo, scritti che rappresentano le più antiche norme elettorali europee». A fare da cornice all’«incanto di un paesaggio da favola» sono la cucina e la «salutare tradizione di montagna».
«Un sogno – rimarca il primo cittadino – che potrà continuare solo con la fiducia e l’impegno di chi vorrà dare una possibilità a Montalbano, perché vi è nato, cresciuto o semplicemente perché gli è piaciuto». A invitare tutti i siciliani a sospingere verso il traguardo il comune nebroideo sono pure Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia. «La vittoria di Montalbano Elicona nel sondaggio Rai – affermano Orlando e Alvano, in una nota – rappresenta non solo un successo simbolico per un Comune che è un concentrato unico di luoghi di interesse storico e naturalistico, ma un’occasione per promuovere ulteriormente l’eccellenza turistica e culturale di tutta la Sicilia. Sono questi i momenti in cui vanno necessariamente messe da parte le divisioni campanilistiche per agire in maniera unitaria».