Si è tenuta oggi, allex Monastero dei Benedettini, la conferenza dei servizi su Sicurezza, sui trasporti e parcheggi nellarea dei Benedettini. La conferenza era prevista per la settimana scorsa, ma improrogabili impegni del sindaco Scapagnini, che avrebbe dovuto presenziare, hanno di fatto determinato lo slittamento a oggi. Il tema è quanto mai scottante, dato che il problema parcheggi affligge quotidianamente centinaia di studenti e dipendenti, e la ricerca di una soluzione è da auspicare in tempi brevissimi. Per ora lunica conclusione a cui si è giunti è che risolvere la questione è difficilissimo!
Il dibattito è stato molto acceso. Mettere insieme proposte ed idee non è affatto semplice e tutto si complica quando si passa a discutere dei parcheggi. E’ chiaro che la situazione è ormai insostenibile. Il rischio è che non solo tutto resti così com’è, ma che la situazione peggiori; come hanno dichiarato sia il Preside della facoltà di Lingue che il comandante del corpo di Polizia municipale Aldo Torrisi. All’incontro promosso dal preside Famoso hanno preso parte anche Gianni Vasta, assessore alle manutenzioni del Comune di Catania, il geometra Sorbello ed il geometra Arena del’Ufficio tecnico dell’Ateneo.
Si sono ipotizzate varie soluzioni, tra le quali una convenzione con l’AMT per gli studenti, per ripristinare il servizio dei bus-navetta gratuiti che fino a qualche anno fa interessavano il sito archeologico collegando piazza Dante a Piazza Duomo. I bus-navetta potrebbero mettere in comunicazione alcuni punti della città, dove sono dislocate aree di parcheggio. Contemporaneamente si potrebbero aumentare i posti per i motorini, in sostituzione degli attuali 10 posti auto con strisce blu di fronte al sagrato della chiesa di San Nicolò in Piazza Dante. Mentre appare più improbabile la concessione di abbonamenti per non residenti, col relativo abbattimento dei costi.
Rispetto a quest’ultima opzione, Fisichella, il responsabile di “Sostare”, ha sostenuto che ritiene “politicamente inapplicabile” l’ipotesi di concedere abbonamenti per i non residenti. I suoi interlocutori hanno invece risposto che una modifica del regolamento di “Sostare” riguarda tutta la città. Con migliaia e migliaia di abbonamenti in più al mese, “Sostare” potrebbe ricavare maggiori introiti economici, viste le loro esigenze di “management dei parcheggi”, come sono state definite. Al che Fisichella ha replicato: “Questi parcheggi sono nati per posteggiare le macchine a tempo e per permettere la fruibilità per tante autovetture”.
Aldo Torrisi ha riconosciuto che allo stato attuale non si può fare niente se non cambia la convenzione. E Fisichella ha ribattuto: “Se dovessimo dare spazio in ogni angolo della città a tutti i lavoratori, ai medici, ai commercianti, ai magistrati, agli avvocati (in particolare nella zona del tribunale), allora dovremmo fare dei parcheggi nominativi per tutti!”. A questo punto il preside Famoso è intervenuto con tono fermo: “La situazione è esplosiva. Fra uno o due anni avremo un’ulteriore espansione, con il restauro del complesso delle Verginelle di fronte ai Benedettini. L’università, principale utente, è cointeressata alla gestione dello spazio pubblico. La quota per gli stalli va dunque concordata con Sostare”.
Una delle soluzioni sulla quale un po’ tutti i partecipanti all’incontro sembrano disposti a convergere riguarda l’esigenza di localizzare alcune aree di parcheggio che possano consentire di limitare il fluso di auto private verso il Monastero. Come conferma l’assessore Vasta. “Si devono trovare delle aree limitrofe in cui far confluire tutti gli interessati”. E vengono citate piazza Spedini, piazza Montessori, piazza Risorgimento, Piazza Palestro, via della Regione, via Mandrà. Proprio in quest’ultima ci sarebbe uno spazio molto grande e inutilizzato da poter sfruttare, e da essa si potrebbe far partire un servizio navetta attraverso via Vittorio Emanuele.
Sono stati toccati anche temi più “scottanti”, come l’abusivismo dei posteggiatori e il mercato degli alloggi per gli studenti nella zona dei Benedettini (un mercato selvaggio). Problemi, a quanto pare, “momentaneamente irrisolvibili”. Momentaneamente o perennemente?
Per ora si pensa di ristabilire, almeno in forma sperimentale per qualche mese, una linea di bus-navetta. Se il servizio verrà concretamente utilizzato dagli studenti, proseguirà; altrimenti verrà sospeso in quanto mantenere un singolo bus avrebbe un costo pari a ben 100.000 euro.
C’è da dire che, se si risolvesse veramente la questione delle aree di parcheggio, alcuni bus-navetta relativamente piccoli potrebbero muoversi con una certa facilità e offrire un servizio più rapido. Si pensa di attivare anche dei bus-navetta che colleghino il Monastero alla Stazione in quanto come ha affermato il preside Famoso “il lunedì e il venerdì in particolare vi è una forte affluenza di studenti da e per la stazione”.
Ma per realizzare tutte queste idee occorrerebbe un forte impegno da parte del Comune. Se il Comune non dovesse intervenire, il preside ha ipotizzato alcune convenzioni per gli studenti da parte dell’azienda trasporti. Almeno su questo punto c’è stata una risposta affermativa da parte del Dottor Nanno.
I sindacati, nella persona di Giusy Milazzo della Cgil, seguono anch’essi il problema della mobilità affermando che esistono dei finanziamenti da parte dell’Unione Europea. Il cosiddetto “car-pooling” (la circolazione di auto che assicurino il trasporto di più persone con una conseguente e positiva diminuzione delle vetture circolanti) potrebbe essere una proposta interessante. Queste operazioni sarebbero più facili se ci fosse però un forte lavoro di sensibilizzazione. Per quanto riguarda invece la questione (“tipicamente meridionale” come l’ha definita il preside Famoso) dell’abusivismo, sembra impossibile da sconfiggere.
La cosa grave è che essa risulti in qualche modo “giustificata” dalla mancanza di posti auto negli stalli contrassegnati dalle strisce blu.
In definitiva, le principali richieste del preside Famoso sono state le seguenti:
– pubblicizzare queste linee di bus-navetta dando una particolare attenzione agli abbonamenti per gli studenti;
– creare un comitato, cioè un tavolo di consultazione permanente, formato da rappresentanti dei quartieri e delle facoltà della zona (Lingue, Lettere, Giurisprudenza e Scienze della Formazione) che si occupi di una riorganizzazione strutturale e che risani totalmente l’area attorno al Monastero per garantire sicurezza, mobilità, spazi e tranquillità ai cittadini.
E’ stata infine smentita la voce del possibile acquisto da parte dell’università dell’attuale deposito Amt: “Non c’è stata alcuna iniziativa da parte dell’ateneo ha dichiarato Famoso per comprare il deposito”. Oltre a un piano regolatore per la riprogettazione dell’Antico Corso, che non stravolga la sua realtà ma la migliori, è necessaria la razionalizzazione delle aree di parcheggio. Ma “l’università deve farsene carico, perché solo così si possono ottenere i finanziamenti europei”, ha sostenuto Giusy Milazzo.
Su un unico punto si è trovato un accordo. Tutti i partecipanti a questa “Conferenza dei servizi” si sono impegnati a collaborare, istituendo a breve un gruppo di lavoro che approfondisca il problema. Insomma, se ne continuerà a parlare…
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