Un catanese di 38 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, è finito agli arresti domiciliari dai carabinieri di Misterbianco. Le indagini hanno fatto luce sulle vessazioni psicologiche, denigrazioni e minacce gravi da parte dell’uomo nei confronti dell’ex convivente, da marzo 2020 a novembre 2022. Nel corso della convivenza, durante la quale sono nate […]
Misterbianco: maltratta, minaccia e perseguita la ex. Arrestato un uomo di 38 anni
Un catanese di 38 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, è finito agli arresti domiciliari dai carabinieri di Misterbianco. Le indagini hanno fatto luce sulle vessazioni psicologiche, denigrazioni e minacce gravi da parte dell’uomo nei confronti dell’ex convivente, da marzo 2020 a novembre 2022. Nel corso della convivenza, durante la quale sono nate due figlie, il 38enne avrebbe rivolto continue accuse di tradimento alla donna controllando ogni sua uscita e insultandola con espressioni denigratorie e offensive.
A marzo del 2020 la donna ha deciso di interrompere la relazione. Dopo questa scelta, da parte dell’uomo sarebbero iniziate le persecuzioni: frequenti incursioni sotto casa della madre della donna per tentare di riallacciare il rapporto con il divieto di frequentare altri uomini. Alla fine dello stesso mese, la donna ha denunciato il 38enne che, per un periodo, avrebbe manifestato qualche cambiamento di atteggiamento nei suoi confronti. A quel punto, i due avrebbero convissuto di nuovo per brevi periodi: pochi momenti di tranquillità alternati a periodi in cui la donna sarebbe stata vittima di continue molestie da parte dell’uomo con telefonate e messaggi dal contenuto offensivo e intimidatorio.
Il 38enne avrebbe minacciato di morte la ex, l’avrebbe offesa chiamandola «zingara» e «morta di fame» e si sarebbe presentato spesso sotto casa, fino a incendiare il pulsante del citofono con un accendino. Minacciata dall’uomo quando avrebbe dovuto presentarsi in tribunale per la testimonianza, la donna ha scelto di non andare all’udienza. Comunicate le proprie intenzioni all’ex, l’uomo l’avrebbe incoraggiata ad andare «tranquillamente» in tribunale, lasciando però intendere che avrebbe subìto gravi ritorsioni se avesse cambiato idea.