Misterbianco, galeotto fu il concorso per il posto di addetto stampa!

APPARE UN PO’ SOPRA IL RIGO UNA DELIBERA ADOTTATA DALL’AMMINISTRAZIONE DI ANTONINO DI GUARDO. IL PARERE CONTRARIO DEL DIRIGENTE DI SETTORE E DEL SEGRETARIO GENERALE

di Ignazio De Luca

Non si era mai visto. O almeno noi non ne abbiamo conoscenza. In Italia esistono ottomila e passa amministrazioni Comunali eppure sono pochissimi quelli che adottano deliberazioni per risparmiare sulla spesa pubblica .

Per questo concentriamo la nostra attenzione in uno di questi Comuni virtuosi che si trova proprio a ridosso della cintura esterna Catanese, importante agglomerato del terziario smisurato proliferato dagli inizi degli anni Novanta e fino ai nostri giorni. Ci riferiamo al Comune di Misterbianco.

Al Comune di Misterbianco la Giunta non sente ragioni e non guarda in faccia nessuno. Pur di realizzare risparmi sulla spesa pubblica adotta deliberazioni con i pareri sfavorevoli non solo del dirigente del settore interessato, ma anche del Segretario generale.

Succede con la deliberazione 53 del 14 marzo 2013 adottata dalla Giunta Municipale del Comune di Misterbianco, avente ad oggetto: “Soppressione nella dotazione organica di un posto di istruttore amministrativo e istituzione di un posto di addetto stampa. Inquadramento in tale posto del ragioniere Carmelo Santonocito”.

Con la detta deliberazione la Giunta Misterbianchese intende applicare la revisione della spesa risparmiando sugli incarichi esterni. Pertanto, aguzzando l’ingegno, pensa di utilizzare una professionalità interna dell’ente, iscritto agli ordini dei Giornalisti nella sezione dei pubblicisti, per nominarlo addetto stampa del Comune.

Peccato che per realizzare questo risparmio la Giunta sorvoli su una serie industriale di leggi e regolamenti!

Viene spontanea una domanda: oltre ai pareri sfavorevoli del Dirigente del settore e del Segretario Generale, tale delibera potrebbe risultare intrinsecamente viziata sin dall’origine da difetto di motivazione ed erronea interpretazione dei processi amministrativi interni allo stesso Comune?

Domanda chi chiama un’altra domanda: la Giunta Misterbianchese sta rispettando il principio della trasparenza e della pubblicità degli atti amministrativi?

Infatti il nuovo posto di addetto stampa dovrebbe essere messo a concorso pubblico: concorsi che, a causa della revisione della spesa, non possono essere banditi dalla Pubblica Amministrazione, né tantomeno è ammissibile un concorso riservato interno.

Come mai la Giunta comunale adotta una deliberazione, colpita da un duplice parere negativo, senza chiedere un parere all’avvocatura del Comune o a professionalità esterne all’Ente? Forse i legali interpellati hanno declinato l’incarico, magari ritenendo indifendibile la posizione della Giunta Misterbianchese?

La Giunta pretenderebbe di adottare l’atto per “realizzare una rilevante economia nel settore della comunicazione” arrivando perfino a sentenziare che ” paradossali appaiono le preoccupazioni dei due funzionari per un eventuale azione dell’interessato” (il ragioniere Carmelo Santonocito) per il riconoscimento di differenze retributive. “L’alternativa – questa la motivazione – sarebbe costituita dall’incarico a un giornalista esterno all’ente con una consistente maggiore spesa”.

La Giunta Misterbianchese e il Sindaco Antonino Di Guardo che la presiede lo sanno che tutti gli atti amministrativi adottati da una Pubblica Amministrazione devono essere conformi alla legge?

Non è sufficiente, per la Pubblica Amministrazione, adottare un atto prevedendo un risparmio di spesa, peraltro effimero. La deliberazione deve essere ben motivata nelle considerazioni e i pareri degli uffici, previsti dalla leggi, dovrebbero essere favorevoli.

La Giunta Misterbianchese ammette che qualora “il Giudice del lavoro che dovesse riconoscere differenze retribuitive ( all’addetto stampa) non (si) potrebbe configurare, in capo all’Amministrazione, un debito fuori bilancio, perché la maggiore spesa discenderebbe” dall’applicazione di una sentenza.

Come dire: noi Giunta facciamo un atto e inquadriamo in un posto organico di categoria C una figura professionale di categoria D, poi quando il Giudice si pronuncerà, l’amministrazione non potrà fare altro che prenderne atto.

La Giunta Misterbianchese bacchetta il Segretario generale del Comune: “Appare privo di fondamento il richiamo all’art. 41 bis. . che si riferisce all’ipotesi di revisione periodica dei profili professionali trattandosi di mutamento della dotazione organica esso resta attratto nella competenza”. La Giunta si ritaglia uno spicchio di competenza ad essa completamente estraneo?

Non vogliamo annoiare chi ci legge coi gli aridi tecnicismi del diritto amministrativo, ma non si può sottacere che lo stesso oggetto della delibera parla di “soppressione nella dotazione organica” e non v’è dubbio che la dotazione organica è formata da profili professionali la cui competenza è esclusiva del Segretario e non certo della Giunta.

Del resto, ormai i controlli sugli atti degli enti locali sono stati aboliti, chi mai penserà di visionare una delibera che apparentemente non comporta alcuna maggiore spesa?

Bene hanno fatto il vicesindaco, Carmelo Santapaola, e l’assessore, Orazio Panepinto, a non partecipare alla seduta. Avranno la certezza di non avere grattacapi qualora la deliberazione fosse visionata dagli organi giurisdizionali.

 

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