Miniescursioni sull’Etna, bando fatto e subito oscurato Giallo a Linguaglossa. Il sindaco: «Requisiti stringenti»

Doveva essere l’arma dell’assalto finale ai «no» dei vicini di Castiglione di Sicilia. Invece il bando per le miniescursioni sull’Etna emanato dal Comune di Linguaglossa si è trasformato in un clamoroso boomerang. Colpa di quei requisiti che qualcuno, neanche il tempo, ha definito «sartoriali». Perché, nella terra del project financing delle belle speranze e dell’era del monopolio censurato dall’Antitrust, redigere un bando per affidare la strada per i crateri, divisa fra i due Comuni in lite perenne, è più complicato che camminare sulla lava. Così due dei criteri di selezioni degli operatori di trasporto, posti dal disciplinare di gara pubblicato dalla centrale unica di committenza (Cuc) Tirreno ecosviluppo, hanno subito fatto scattare l’allarme rosso.

L’amministrazione di Linguaglossa, nel pantano della guerra del project, aveva finalmente dato l’ok. Fare da soli e affidare il trasporto dei turisti sull’Etna solo per la porzione di strada di sua proprietà. Questo l’obiettivo del bando che avrebbe dovuto rendere chiaro ciò che il sindaco Salvatore Puglisi sostiene da mesi: è il Comune di Castiglione, «appiattito» sulla difesa del project da 23 milioni, a impedire la fruizione dell’Etna fino a quota 3000. Ma la procedura pubblicata dalla Cuc prevedeva che potessero partecipare solo aziende con almeno 25mila euro di fatturato in tre anni. E, soprattutto, che avessero «gestito, nel triennio antecedente, e per almeno un anno, un servizio analogo per conto di enti pubblici». La frittata era fatta. 

«Sono sbalordito – commenta a MeridioNews il sindaco di Linguaglossa – perché non so da dove la Cuc abbia preso questi requisiti troppo stringenti». Puglisi, assieme all’assessore Francesco Malfitana, chiarisce di avere subito chiesto agli uffici comunali di contattare via pec la Tirreno ecosviluppo per rimuovere i due requisiti della discordia. La risposta, da parte del responsabile della Cuc Giuseppe Cotruzzolà è giunta a stretto giro e il bando è stato oscurato. «Ci siamo attivati immediatamente per rimuovere tali requisiti, lesivi a nostro parere della massima partecipazione da parte degli aventi diritto e limitativi della concorrenza», ha poi scritto l’amministrazione etnea in un comunicato-manifesto affisso in tutto il paese. «Mi viene anche da pensare male – aggiunge Puglisi, mostrandosi turbato – perché è incredibile che venga limitata la concorrenza e si stravolga il volere dell’amministrazione appaltante». Il sindaco, infatti, richiama la delibera di giunta e la determina del settore tecnico che davano le indicazioni di massima per l’appalto delle miniescursioni: «In nessuno di questi atti compaiono quelle indicazioni», ripete Puglisi.

Perché tanta preoccupazione? Sul versante nord del Vulcano, nel 2018, le escursioni le aveva condotte per un anno l’Ati Etna mobility. Una cordata dove compariva la società Turismo Alcantara srl della famiglia Vaccaro. I gestori dell’accesso alle Gole dell’Alcantara, ma anche e sopratutto fra i finanziatori del progetto di finanza dell’Ati Etna Alcantara mobility. Quest’ultimo soggetto, patrocinato dall’ex presidente del parco dell’Etna Cettino Bellia, è lo stesso che si è opposto alle ipotesi di appalti provvisori delle escursioni e che intende, realizzando infrastrutture come una cabinovia, gestire per vent’anni la pista per i crateri. Tutto una coincidenza, ma la giunta Puglisi è corsa ai ripari.

Fra i propositi c’era anche di «denunciare tutto alla procura», idea tramontata quando, ieri in mattinata, dalla Cuc arriva appunto la disponibilità a «correggere» il bando. Riproponendolo, poi, con un termine di presentazione delle domande allungato di 15 giorni. L’architetto Cotruzzolà, raggiunto da MeridioNews, si mostra altrettanto sorpreso: «L’allarme mi sembra un po’ ingiustificato, abbiamo solo inserito dei requisiti minimi ai sensi di legge». Secondo il tecnico «non potevamo proporre un bando senza criteri minimi legati all’esperienza dei soggetti, “analogo” infatti può riferirsi ad esempio ad aziende che abbiano gestito anche solo un servizio scuolabus». Sulle modifiche no problem: «Non ci sono difficoltà ad allargare i requisiti, siamo una struttura terza equidistante da tutti e rispettiamo la legge».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]