Il cortometraggio è stato girato da Giuseppe La Spada per promuovere il territorio in cui, come sottolineato dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, si può fare educazione ambientale, nonostante l'aggressione subita nel passato
Milazzo, il video spot dell’area marina protetta «Zona con alta qualità dell’acqua e biodiversità»
Custodi di un paradiso terrestre. È il titolo del cortometraggio con cui l’Area marina protetta di Capo Milazzo saluta il 2020 e apre le porte al 2021 con la presentazione del video ufficiale, biglietto da visita dell’Amp, destinato a fare il giro del mondo. Tanti i videomessaggi augurali. Primi tra tutti quello del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dall’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto. «Una prova – si legge nel comunicato stampa – dell’ottimo lavoro svolto in questi primi mesi dal consorzio di gestione presieduto da Giovanni Mangano».
Il cortometraggio è stato affidato dall’agenzia
Comunicami all’esperienza del regista, direttore artistico e fotografo Giuseppe La Spada che ha coinvolto Luca Violini, una delle più note voci nel panorama del doppiaggio. Premiato a New York con il Webby Award, l’oscar del web, La Spada ha collaborato con il premio Oscar Ryuichi Sakamoto e lavorato per aziende italiane e internazionali. «La gestazione di un progetto del genere è molto complessa – commenta La Spada – da un lato c’è la grande responsabilità di dovere raccontare qualcosa di inafferrabile, dall’altra la gratitudine nei confronti della mia città dove ho mosso i primi passi proprio fotografando questo mare».
Il video è un
viaggio che parte dall’osservazione del territorio e pensato come una storia. «Ho immaginato – dice La Spada – di essere una persona che ama Milazzo e che attraverso delle micro storie racconta a un pubblico di ogni fascia di età la bellezza di questo posto». Per il lancio del video ufficiale dell’Area marina protetta di Capo Milazzo è arrivato anche il plauso del ministro dell’ambiente Sergio Costa. «L’area – ha dichiarato – è una di quelle che ho fortemente voluto perché si trova in un territorio che è stato aggredito da un punto di vista ambientale ma che è riuscito a rimanere una zona meravigliosa dove si può fare un ottimo lavoro di educazione ambientale».
Anche
Giovanni Pettorino, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto della guardia costiera, ha voluto esprime la propria soddisfazione. «Queste aree devono essere viste non come una sottrazione di spazi agli utenti del mare ma come una conservazione delle qualità proprio per chi il mare lo ama». «L’area – chiosa il presidente Giovanni Mangano – è stata istituita a marzo del 2019 e nel giro di un anno, nonostante il lockdown, si è già dotata di infrastrutture e di una organizzazione efficace». «Ha una grandissima biodiversità – conclude Nancy Spanò, docente dell’Università di Messina – Ci sono specie molto importanti ma ancora più importante è lo stato di salute delle acque perché la qualità è elevatissima».