Un gruppo di ospiti del Centro di prima accoglienza calatino avrebbe aggredito alcune lavoratrici per questioni legate all'erogazione del pocket money, il bonus economico giornaliero. L'episodio è valso il carcere ai due maggiorenni coinvolti e una denuncia a cinque minorenni. Guarda le foto
Migranti, sette ospiti sequestrano operatrici Protesta per diaria in struttura di Caltagirone
Sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza su cose e persone, lesioni personali e danneggiamento. Di questi reati dovranno rispondere cinque minorenni e due maggiorenni, tutti ospiti al Centro di prima accoglienza di Caltagirone. Nella struttura, infatti, i carabinieri della stazione calatina hanno arrestato nella mattina di ieri il 18enne Fofana Abdulrahim (originario della Guinea) e il 19enne Maiga Isissiaka (originario del Mali), denunciando i minori coinvolti nell’aggressione, condita da minacce con cocci di bottiglia, ai danni delle operatrici del Centro. Un episodio che è valso il carcere a Fofana e Maiga.
Un gruppo di sette persone, capeggiato dagli arrestati, avrebbe infatti puntato a ottenere immediatamente la pocket money, ovvero il bonus economico di pochi euro erogato quotidianamente ai migranti della struttura. Per raggiungere l’obiettivo, gli ospiti avrebbero sradicato dai muri alcuni estintori, distruggendo le suppellettili del Centro. Alle operatrici presenti è stato quindi intimato di non lasciare i locali, dietro minaccia. I carabinieri, allertati da un’altra lavoratrice della struttura, sono intervenuti per ripristinare l’ordine. Le donne aggredite sono state trasferite all’ospedale di Caltagirone. Per loro la diagnosi è stata di distorsione cervicale, trauma cranico minore e stato d’ansia reattivo con una prognosi di dieci giorni.