Migranti, Nina Moric ironizza sull’ultimo sbarco a Palermo «Siete nel posto giusto, c’è lavoro in abbondanza per tutti»

«Volevo dare il benvenuto ai quasi 1000 profughi sbarcati stamane a Palermo. Siete nel posto giusto, qui sì che gira tanto cash, lavoro ce n’è in abbondanza per tutti, e poi per il 2018 la Moric fa un nuovo calendario». Più di tremila like e oltre 250 commenti. Tante anche le condivisioni per il post scritto ieri pomeriggio dalla modella croata sul proprio profilo Facebook. Ma questa volta l’ironia non è indirizzata a qualche notizia di costume o all’ultima fiamma del suo storico ex. Questa volta le sue riflessioni toccano uno degli argomenti più delicati e discussi degli ultimi anni: gli sbarchi dei migrantiL’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto ieri mattina al porto di Palermo, dove sono arrivate 994 persone. Tra questi, famiglie intere e un bimbo nato a bordo della nave che li ha soccorsi nel canale di Sicilia.

«Arrivare in Italia dall’Africa per sottrarsi alla morte non è meno dignitoso di arrivare dalla Croazia per far fortuna qui», le risponde un utente. Ma Nina Moric, oltre a vantare un’indiscussa bellezza fisica grazie alla quale si è fatta strada nel mondo dello showbusiness italiano, rivela subito prontezza di spirito e pochi peli sulla lingua. Lei risponde solo ai più veloci a digitare, impossibile replicare a tutti. I privilegiati, però, sembrano essere soprattutto quelli in disaccordo. Silenzio invece per chi la sostiene con attestazioni di stima sognando addirittura di sposarla o congratulandosi per le informazioni che veicola. Mentre a indignare alcuni utenti, forse, non è il solito discorso anti-accoglienza. Non solo, almeno.

A fare da controvoce all’immancabile esercito di internauti che digitano al grido di «prima gli italiani», questa volta c’è anche qualcuno forse stufo dei soliti pregiudizi e luoghi comuni legati al Sud, dall’arretratezza in tutti i settori alle poche possibilità offerte da città come la nostra. «Si vero, quaggiù non girerà tanto cash o tanto lavoro, ma sai Nina siamo pieni di dignità e sappiamo portare rispetto alla gente con il conto gonfio e meno gonfio», scrive un altro utente. Che l’ironia sia riuscita o meno, poco importa. Alla fine a vincere sembra essere il solito vecchio motto delle star o aspiranti tali: «bene o male, purché se ne parli».


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo