Continua a crescere il numero delle persone senza vita recuperate. La guardia costiera nelle ultime ore ha coordinato 15 operazioni con in totale 1700 persone soccorse. Sull'imbarcazione stavano viaggiando circa 500 persone, tanti i dispersi. Ong diffonde una foto in cui si vedono i militari libici puntare le armi contro un gommone
Migranti, naufragio nel Mediterraneo: almeno 31 morti Il barcone si inclina su un fianco, oltre 200 in mare
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naufragio nel Mediterraneo. Stando alle notizie diffuse dalla centrale operativa di Roma della guardia costiera, sarebbero almeno 31 le persone morte mentre viaggiavano a bordo di un barcone con circa 500 passeggeri. Si trovavano a circa 30 miglia dalle coste libiche. Centinaia le persone cadute in mare, quando l’imbarcazione si è piegata su un fianco, con la seria possibilità che i morti possano essere molti di più.
Sul posto sono arrivate la
nave Fiorillo della guardia costiera, un rimorchiatore e una nave di una Ong. A partecipare alla ricerca dei dispersi sono anche altre imbarcazioni della guardia costiera, mentre sono in corso le operazioni per aiutare i migranti rimasti a bordo del barcone. A divulgare nel pomeriggio le immagini tragiche del recupero dei morti, con i corpi all’interno di sacche bianche è stato il fondatore della Ong Moas, Chris Catrambone, con una serie di tweet.
Dall’alba sono circa 1700 le persone soccorse in mare, con la guardia costiera che ha coordinato almeno 15 operazioni. A essere partiti dalla Libia sono anche diversi gommoni, facilitati dalle buone condizioni meteorologiche.
Intanto, vanno avanti le operazioni della guardia costiera libica nel limitare le partenze dal paese nordafricano. Ieri alle 12, la
marina libica ha annunciato di avere effettuato un’operazione per «arrestare e salvare» 237 migranti «illegali». A proposito degli interventi delle autorità libiche, la Ong Jugend Rettet ha diffuso una fotografia dove si vedono i militari libici puntare le armi contro i migranti che viaggiavano su un gommone.