L'autorizzazione è giunta nel pomeriggio di ieri e saranno trasbordati direttamente sulla nave Gnv Allegra, messa a disposizione dal Viminale per poter fare da imbarcazione-quarantena. Protesta Salvini. Orlando: «Sicurezza e diritto alla vita per tutti gli esseri umani»
Migranti, arriva la Sea Watch 4 con 353 persone La Ong: «Grati alla città per la sua solidarietà»
È arrivata nel pomeriggio di ieri l’autorizzazione al trasbordo dei 353 migranti della nave Sea Watch 4 a largo del porto di Palermo. Tra i naufraghi, recuperati in diverse operazioni di salvataggio, c’è anche chi si trova sulla nave da 11 giorni e ci sono anche i 150 migranti soccorsi dalla Louise Michel, l’imbarcazione finanziata dall’artista Banksy. Tutti e 353 i migranti saranno trasbordati su un’altra nave, la Gnv Allegra, sulla quale passeranno la quarantena. «Sicurezza e diritto alla vita per tutti gli esseri umani – dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – Facendo seguito per quanto già praticato per la Alan Kurdi, la Sea Watch 4 porterà in salvo e in sicurezza al largo di Palermo su una nave quarantena i migranti salvati da morte sicura nel Mediterraneo».
«353 persone hanno un rifugio sicuro: Palermo! Domani dovrebbe arrivare la SeaWatch4 e consegnare i soccorsi alle autorità italiane – comunica attraverso i propri canali social la Ong tedesca – Siamo grati alla città di Palermo e al sindaco Leoluca Orlando per la solidarietà dimostrata alle 353 persone a bordo di Sea Watch 4». E se l’organizzazione festeggia e ringrazia, come di consueto ormai di questi tempi, c’è Matteo Salvini che non la prende bene e attacca: «Se questi ennesimi 353 immigrati irregolari metteranno piede sul suolo italiano, noi depositeremo come Lega un secondo dopo denuncia all’intero Governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina».
La Allegra, che accoglierà anche 181 persone sbarcate in precedenza, dopo aver caricato i naufraghi – che dunque non metteranno piede a terra, è giusto precisare – successivamente farà rotta verso Lampedusa, dove troverà ad attenderla altre navi messe a disposizione del Viminale per garantire la quarantena dei migranti. Le imbarcazioni preposte sono in totale cinque. «I nostri ospiti – concludono dalla Sea Watch 4 – sono stati in mare per giorni e molti di loro sono stati trattati dal team medico per ipotermia, ustioni, disidratazione, ferite traumatiche».