Dopo un periodo di pausa dovuto al blocco delle partenze della Libia, riprendono gli approdi in città. Tra gli arrivi 241 sono minori. Pronta la task force di accoglienza, coordinata dalla prefettura. L'ong, da febbraio a oggi, ha salvato e soccorso oltre 23mila persone. «Ci è stato chiesto di intervenire con sette operazione in 36 ore»
Migranti, al porto nuovo sbarco di 604 persone Arriveranno domani a bordo della nave Aquarius
Dopo un periodo di pausa, dovuto principalmente alle politiche del ministro dell’Interno Minniti che ha bloccato di fatto le partenze dalla Libia, riprendono gli sbarchi di migranti. Domani mattina al porto di Palermo arriveranno 604 persone, soccorsi in questi giorni nel canale di Sicilia dalla nave Acquarius, gestita dalla ong Sos Mediterranee.
Tra i profughi ben 241 sono minori, e provengono da molti Paesi: Siria, Egitto, Mali, Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Sudan, Marocco, Somalia, Eritrea, Senegal, Camerun, Nigeria, Liberia, Etiopia, Algeria, Ghana, Benin, Gambia, Yemen. Tutti saranno accolti dalla task force, coordinata dalla prefettura di Palermo.
«Alla Aquarius è stato chiesto di intervenire con sette operazioni in 36 ore» ha commentato Madeleine Habib,coordinatrice SAR (Search and Rescue) di Sos Mediterranee. «Vale a dire cinque salvataggi e due trasferimenti, prima a Est di Tripoli, poi a Ovest, poi di nuovo a Est. Grazie alla professionalità delle squadre dei soccorritori e alle condizioni metereologiche clementi, le operazioni di salvataggio si sono svolte senza problemi. Tutte le persone che si trovavano in serio pericolo su imbarcazioni di fortuna in mare aperto, ora sono al sicuro a bordo della Aquarius».
La missione dell’organizzazione non governativa ha preso il via a fine febbraio e finora, tramite la propria nave (un’imbarcazione di 77 metri con a bordo un equipaggio internazionale e che può ospitare sino a 500 persone), ha salvato e soccorso più di 23mila persone in mare aperto. Ma se le condizioni geopolitiche non cambieranno gli sforzi della ong proseguiranno a oltranza. «Di fronte all’assenza di un adeguato dispositivo di salvataggio istituzionale – ha dichiarato Valeria Calandra, presidente di Sos Mediterranee Italia – Aquarius continua e continuerà la sua missione in mare durante tutto l’inverno, per il secondo anno consecutivo».