«Non mi rivedo più in Forza Italia». Lo aveva detto e lo ribadisce Gianfranco Micciché, nel giorno in cui ufficializza il suo passaggio tra i Popolari e autonomisti di Raffaele Lombardo. «Sono stanco» ripete più volte, ma la scelta di approdare alla corte dell’ex presidente della Regione non sembra essere sofferta. «Non mi è costata […]
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Gianfranco Micciché passa con Raffaele Lombardo: «Forza Italia è cambiata, non è più il partito dei moderati»
«Non mi rivedo più in Forza Italia». Lo aveva detto e lo ribadisce Gianfranco Micciché, nel giorno in cui ufficializza il suo passaggio tra i Popolari e autonomisti di Raffaele Lombardo. «Sono stanco» ripete più volte, ma la scelta di approdare alla corte dell’ex presidente della Regione non sembra essere sofferta. «Non mi è costata assolutamente nessuno sforzo – dice a MeridioNews – Forza Italia è molto cambiata rispetto a quella che conoscevo io e faccio fatica a riconoscerla ancora, non avevo più voglia di starci e tra tutte le persone che ho conosciuto in Sicilia, Raffaele Lombardo è tra le più serie ed è un appassionato vero di autonomia. A differenza di altri».
Nessun rimpianto, dunque, ma un po’ di nostalgia, magari. «Quando esisteva davvero Forza Italia, il partito che ho contribuito a creare, quello che avevamo costruito all’inizio, aveva come obiettivo quello di unificare insieme cattolici, moderati e riformisti, tutte quelle persone che oggi purtroppo non riescono a stare insieme perché non hanno più voglia di farlo e non si sentono rappresentate come soggetti». Il riferimento è alla deriva che i berlusconiani – senza più Berlusconi – hanno preso, sul solco degli altri partiti di maggioranza.
«Pensiamo al fatto che l’accordo con Gianfranco Fini nel 1994 si è fatto perché lo stesso Fini decise di staccare il cordone ombelicale con il fascismo – prosegue l’ex presidente dell’Assemblea regionale – Oggi mi sembra che la linea non sia più questa, ma sia quella della nostra presidente del consiglio, che non mi sembra, ecco…». Tra le azioni parlamentari di Micciché nell’anno corrente c’è anche la firma sul disegno di legge per riconoscere i diritti ai figli delle coppie omogenitoriali «Ecco – conclude – quella è stata un’azione da moderati, Fratelli d’Italia non l’ha appoggiata e questo la dice tutta».